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PANGEA Numero 2 Anno 2020
Gli elementi chiave della resilienza alle catastrofi sono i seguenti:
- contesto: la cui resilienza deve essere costruita o rafforzata, come un gruppo sociale, un sistema socio-economico o politico,
un contesto ambientale o un'istituzione;
- disturbi: quali shock (eventi improvvisi come conflitti o catastrofi) e / o stress (tendenze a lungo termine come il degrado delle
ris orse, l'urbanizzazione o i cambiamenti climatici) a cui il gruppo intende essere resiliente;
- capacità di risposta: la capacità di un sistema o di un processo di gestire uno shock o uno stress dipende dall'esposizione
(entità dello shock o dello stress), dalla sensibilità (il grado in cui un sistema sarà influenzato o risponderà a dato shock o
stress) e capacità adattiva (quanto bene può adattarsi a un disturbo o danno moderato, sfruttare le opportunità e far fronte
alle conseguenze di una trasformazione);
- reazione: sono possibili una serie di risposte, tra cui: un “rimbalzo” verso una situazione migliore, in cui le capacità sono mi-
gliorate, le esposizioni sono ridotte e il sistema è più in grado di gestire shock e stress futuri; un recupero delle condizioni
preesistenti; un recupero parziale, il che significa che le capacità sono ridotte. Nello scenario peggiore, il sistema collassa,
portando a un catastrofico annullamento della capacità di far fronte al futuro.
L'obiettivo del miglioramento della resilienza può aiutare a migliorare le risposte al rischio di catastrofi poiché richiede la ne-
cess aria considerazione olistica di pericoli, esposizione, rischio, vulnerabilità e capacità di ripresa. La programmazione della
resilienza alle catastrofi mira a salvare vite umane proteggendo al contempo le infrastrutture, i mezzi di sussistenza, i sistemi
sociali e l'ambiente. Costruire o rafforzare la resilienza ai pericoli naturali può avere effetti positivi di più ampia portata in stati
fragili e conflitti violenti. Un altro potenziale vantaggio della resilienza alle catastrofi è che offre un "punto di incontro" per la
collaborazione internazionale. Riunisce DRR (riduzione del rischio di catastrofi), l’adattamento ai cambiamenti climatici e la
riduzione della povertà.
È stato ormai ampiamente provato che affrontare la vulnerabilità di un sistema rafforzando la resilienza è più conveniente ri-
spetto ai soli interventi di prevenzione o di emergenza. Pur riconoscendo che il vero costo della resilienza è difficile da accerta-
re con sicurezza è certo che tale costo è compensato dai suoi benefici poiché si riduce la necessità di aiuti, si previene la perdita
di beni e vite umane e, in prospettiva, si producono sviluppo e nuove opportunità a lungo termine.
Il Direttore
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