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19 LUGLIO 1985
L’ATTIVITÀ MINERARIA SUL MONTE PRESTAVÈL
E LA CATASTROFE DEL 19 LUGLIO 1985 IN VAL DI STAVA
Graziano Lucchi*
*Promotore e Presidente pro tempore della Fondazione Stava 1985; e-mail: info@stava1985.it
Abstract: Il 19 luglio 1985 una colata di fango dovuta al crollo della discarica di miniera di Prestavèl tra-
volse la Val di Stava, seminando distruzione e morte. La tragedia portò il lutto in 64 Comuni di 11 Regioni
d’Italia nei quali erano residenti all’epoca gli 89 uomini, le 120 donne, i 31 fra ragazzi e ragazze e i 29 fra
bambini e bambine che persero la vita quel giorno in Val di Stava. Partendo dall’analisi degli avvenimenti
e delle scelte che hanno generato la catastrofe, l’autore delinea le responsabilità penalmente rilevanti e le
cause del crollo, sorvolando sui dettagli propriamente tecnici. Mette in evidenza invece gli aspetti socio-
economici ed etico-sociali che hanno portato alla catastrofe.
Parole chiave: attività mineraria; fluorite; discarica; bacini di decantazione; crollo; colata di fango
1. Introduzione
Il 19 luglio 1985 in Val di Stava laterale della Val di Fiemme (nel Comune di Tesero, in provincia di
Trento, nell’Italia nordorientale) è crollata una discarica di rifiuti dell’attività mineraria composta di due
bacini realizzati e alimentati nell’arco di oltre 20 anni per decantare, consolidare e stoccare i fanghi sterili
residuati dall’arricchimento mediante flottazione della fluorite estratta dalla miniera di Prestavèl e da al-
tre miniere di fluorite del Trentino, dell’Alto Adige e della Lombardia. La colata di fango sprigionatasi a
seguito del crollo ha provocato la morte di 268 fra uomini, donne, ragazzi e ragazze, bambini e bambine
nonché ingenti danni materiali e ambientali (AA.VV. 2009).
La Fondazione Stava 1985 è stata voluta dai familiari delle Vittime della Val di Stava per far in modo
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che non siano morti invano (Fig. 1). La Fondazione opera nella convinzione che l’informazione e la forma-
zione possano contribuire a creare e rafforzare la cultura della prevenzione, del rispetto della vita umana,
della corretta gestione del territorio e della tutela dell’ambiente, la responsabilità civile e d’impresa e l’e-
tica professionale che sono mancate a Stava e la cui mancanza è la causa vera del disastro.
Il presente articolo spiega genesi, cause e responsabilità del crollo della discarica di miniera di Pre-
stavèl. L’informazione sulle cause e responsabilità del disastro si basa sulle sentenze del procedimento
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penale concluso nel 1992 con sentenza passata in giudicato e sulla relazione della Commissione Ministe-
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riale d’inchiesta .
L’autore, consapevole dell’impossibilità sua propria di affrontare l’argomento in maniera oggettiva e
determinato a offrire un racconto che nessuno può mettere in discussione, ha deciso di basare l’informa-
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zione su cause e responsabilità esclusivamente sulle sentenze del procedimento penale che, essendo
passate in giudicato, sono documenti inoppugnabili, veri per definizione in uno Stato di diritto (Lucchi
1995).
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La fondazione è stata costituita il 7 febbraio 2002. Soci fondatori sono l’Associazione Sinistrati val di Stava, oggi Associazione 19 luglio Val di
Stava, la Magnifica Comunità di Fiemme, il Comune di Tesero, teatro della catastrofe di Stava, il Comune di Longarone, teatro della catastrofe
del Vajont, il Comune di Cavalese, teatro dei due disastri del Cermis. Il sito web www.stava1985.it è consultabile in italiano, inglese e tedesco.
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Sentenza in data 22 giugno 1992 della Terza Sezione penale della Corte Suprema di Cassazione.
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La relazione della Commissione Ministeriale d’inchiesta è stata acquisita a sentenza e ha lo stesso valore di sentenza passata in giudicato.
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