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PANGEA Numero 1 Anno 2019
Il concetto di coltivazione in discarica inizia nei primi anni '90, focalizzandosi sulle attività di recupero delle ri-
sorse ancora presenti, sia in situ che ex-situ (Jones et al. 2013). Lo sfruttamento delle discariche dipende da para-
metri intrinseci, come dimensioni, ubicazione, età, tipo, composizione e livello di documentazione disponibile, di-
sponibilità di tecnologie adeguate e condizioni sociali ed economiche al contorno (Laner et al. 2016). Per quanto
riguarda le discariche minerarie, il LFM incentrato sul recupero di RM/CRM/SRM può essere schematizzato in
quattro fasi: (1) esplorazione, compresa la caratterizzazione di siti e rifiuti; (2) estrazione e trasporto; (3) trattamen-
to; e (4) risorse per il riciclaggio/smaltimento dei residui (Figura 1).
In base a come si gestisce la discarica si possono individuare 4 possibili scenari:
- il primo scenario (DO NOTHING) considera che le discariche minerarie non vengano rimaneggiate, con con-
seguenti rischi potenziali per acqua e suolo;
- il secondo scenario (REMEDIATION) presuppone una bonifica tradizionale in-situ (eg. bioremediation, cap-
ping, ecc ...);
il terzo scenario (LANDFILL MINING – LFM) prevede la coltivazione di discariche minerarie per l’estrazione di
RM, CRM e SRM. L'approccio LFM tra-
dizionale produce ancora rifiuti che devono essere gestiti e messi in discarica, e i potenziali impatti ambientali
devono essere minimizzati e mitigati di conseguenza;
- il quarto scenario (ENHANCED LANDFILL MINIG – ELFM), considera non solo il recupero delle
RM/CRM ma anche il riutilizzo di rifiuti e sottoprodotti, grazie al trattamento mirato delle risulte ottenute
dal primo ciclo di trattamento.
Fig. 1. Gestione discariche minerarie: LFM e ELFM approach (Dino et al. 2018.a)
Nel presente articolo ci si concentrerà sullo sfruttamento delle discariche minerarie (LFM ed ELFM), andando a
presentare approcci sitemici e strumenti speditivi per valutare quando una discarica (qui da intendersi come vero e
proprio “giacimento”) può essere considerata sfruttabile o meno. Questi rappresentano i primi passi per valutare la
“bontà” del “giacimento-discarica”; qualora il giacimento indagato risultasse potenzialmente e sostenibilmente
sfruttabile, si dovranno poi eseguire indagini di dettaglio per verificare (anche attraverso LCA, CBA, etc..) la sua
effettiva coltivabilità.
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