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PANGEA Numero 8 Anno 2022
I risultati sono condizionati oltre che dalla velocità di applicazione del carico, dalla forma e dalla dimensione
dei provini, stabilite da normativa, dalla loro rugosità e regolarità nel confezionamento. In altri termini, per una cor-
retta esecuzione della prova di resistenza a compressione semplice, le forze agenti devono essere uniformemente
distribuite su facce uguali e opposte del provino e la loro risultante deve passare per il baricentro. Per questo moti-
vo infatti la norma raccomanda di testare provini confezionati con facce piane (con una tolleranza di
0.1mm/100mm) e pian parallele (con una tolleranza di 1mm/100mm).
Anche la presenza di acqua all’interno della pietra condiziona i risultati ottenuti. E’ prevista infatti per i materi-
ali lapidei destinati a opere di protezione idraulica l’esecuzione della prova in condizioni sature.
In Tabella 1 sono riportati, a titolo esemplificativo, i carichi medi di rottura di alcune famiglie di rocce:
Tab. 1. Carichi medi di rottura a compressione per alcune famiglie di rocce. Stante l’enorme variabilità dei materiali lapidei, gli
intervalli sono da ritenersi puramente indicativi: tra di essi può infatti esservi sovrapposizione, così come un determinato ma-
teriale “sconfinare” in un altro intervallo.
valori indicativi: bassa ≤ 50; media > 50 ≤ 100; buona > 100 ≤ 150; elevata ≥ 150
FAMIGLIE di ROCCE ESEMPI COMMERCIALI Resistenza a compressione
(MPa)
basalti Basalto dell’Etna; Basalto Sardo 150 300
porfidi, quarziti Porfido trentino; Porfido messicano; Quarzite Alta 100 250
gabbri; noriti; serpentini- Serpentino Valmalenco; Nero Macara Uruguay; 100 200
ti; calcari molto compatti Marmo di Orosei
graniti, sieniti, dioriti Blanco Berrocal; Gris Mondariz; Sienite della Bal- 80 200
ma
calcari compatti Rojo Alicante; Rosa Duquesa; Bronzetto 80 200
marmi cristallini Giallo Macael; Pentelicon; Bianco Sivec; Karibib 70 150
arenarie; molte rocce Pietra Dorata; Pietra di Bedonia; Trachiti sarde (la 50 120
vulcaniche “tenere” maggioranza); Giallo Campidano;
conglomerati, brecce Marron Emperador; Rosso Levanto 40 100
travertini Striatino; Paglierino; 40 75
calcari “teneri” Moca Creme; Capri 10 25
tufi, tufiti Tufo campano 3 20
La Tabella 1 visualizza quanto detto in precedenza: i valori tendono a diminuire a mano a mano che la porosità
aumenta (e la compattezza diminuisce). Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, tufi, travertini, calcari
“teneri”, arenarie ecc. mostrano valori di porosità e di massa volumica rispettivamente superiori ed inferiori a ba-
salti, quarziti, graniti, marmi cristallini ecc.
Come nota finale di questa breve disamina, due suggerimenti pratici per il lettore:
1. Primo numero nella depliantistica commerciale e nelle schede tecniche di qualificazione di un materiale lapi-
deo, si suggerisce di trascurare tutte le analisi che recano scritte del tipo: resistenza a compressione “elevata”,
“alta”, “forte”, “resiste a ogni tipo di sollecitazione” ecc. Si tratta di dizioni che non hanno significato alcuno e
che non forniscono informazioni utili ai fini della valutazione del materiale.
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2. Può capitare di reperire in letteratura risultati di resistenza a compressione espressi in kg/cm anziché in MPa.
Si tratta di tests eseguiti secondo la vecchia normativa nazionale, la quale prevedeva l’espressione del risultato
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- appunto - in kg/cm anziché in MPa. Oggidì tali risultati sono da considerarsi obsoleti, ma, laddove se ne
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voglia fare uso, si ricordi che per passare da una misura in kg/cm ad una in MPa, occorre moltiplicare per
0,0981.
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