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PANGEA Numero 3 Anno 2020
Il negazionismo scientifico e Galileo Galilei nell’epoca del COVID-19 Editoriale
C’è una vecchia convinzione che la verità supererà sempre l'errore. Purtroppo la storia ci dice qualcosa di diverso. Senza
qualcuno a lottare per questo, per evidenziare un errore , la verità potrebbe languire. La verità potrebbe anche essere
celata, anche per lungo tempo. Nessuno lo capiva meglio di Galileo Galilei.
È facile immaginare l'uomo che per un po', quasi da solo fondò i metodi e le pratiche della scienza moderna come una sor-
ta di intellettuale rinascimentale della torre d'avorio, disinteressato e riluttante a imbrattarsi scendendo nelle trincee in
dif esa della scienza. Ma Galileo non era solo un sostenitore incessante di ciò che la scienza poteva insegnare a tutti noi. Era
un maestro nella divulgazione e un brillante pioniere nell'arte di trasmettere il suo messaggio.
Oggi può essere difficile credere che la scienza debba essere difesa. Ma una tempesta politica che nega i fatti della scienza
ha attraversato la terra.
Questo negazionismo spazia dalla risposta iniziale alla pandemia di COVID-19 alla realtà del cambiamento climatico. Si so-
no ascoltate assurde argomentazioni contro la vaccinazione dei bambini o la teoria dell'evoluzione di Darwin attraverso la
selezione naturale. L’umanità ha sempre più bisogno di scienziati disposti a mettere in pericolo la loro carriera, la loro
reputazione e persino la loro salute per lottare per la verità scientifica, come Galileo appunto , la cui coraggiosa resistenza
ha aperto la strada.
Domenico De Luca
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