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getica, al settore delle utilities, incluse quelle che forniscono servizi idrici, dall’industria agroalimentare al comparto
assicurativo e della finanza, solo per fare alcuni esempi.
La forte valenza applicativa del programma didattico è confermata dall’adesione al progetto di un ampio partenari-
ato aziendale che comprende EY, Eni, Ferrero, Golder, Lavazza, RINA, SMAT, TERNA ed ENEL, affiancati dai part-
ner scientifici Fondazione Centro Studi Enel ed Elis specificamente coinvolti nella definizione dei temi trattati e
nell’identificazione del corpo docenti. Oltre a portare le loro testimonianze in aula, durante uno specifico modulo
dedicato al confronto con il mondo aziendale, alcuni dei partner aziendali daranno anche la possibilità agli studenti
di realizzare una solida esperienza di tirocinio (500 ore) a fronte di 430 ore di lezioni frontali ed esercitazioni. Sicu-
ramente questa è una determinante chiave del successo di candidature di questa prima edizione. Se poi si consid-
era che da una veloce ricerca della parola chiave “climate change” sulla piattaforma professionale LinkedIn si visual-
izzano in tempo reale più di 4.000 annunci di lavoro nell’Unione Europea e quasi 12.500 nel mondo, è chiaro il forte
interesse del mercato per queste figure da inserire sia nel mondo aziendale che in quello delle agenzie governative,
delle istituzioni internazionali e delle ONG.
Il programma si svilupperà su 16 moduli di lezioni frontali e interattive che offriranno una introduzione alla temati-
ca, approfondimenti su soluzioni tecnologiche e ingegneristiche di mitigazione, incluse le tecnologie di cattura e
sequestro dell’anidride carbonica - con casi studio provenienti dai settori dell’energia, della mobilità, delle infra-
strutture, delle risorse idriche, dell’agricoltura e dell’agricoltura – e di adattamento, per affrontare gli eventi es-
tremi e rendere le città e le comunità più resilienti. Il programma sarà completato da lezioni dedicate agli aspetti
politici, economici e finanziari legati ai cambiamenti climatici, al tema della responsabilità sociale d’impresa e al
ruolo delle imprese nella transizione verso modelli di business più sostenibili.
Le lezioni saranno tenute sia da professori del Politecnico di Torino sia da docenti esterni provenienti dal mondo
accademico e dal mondo aziendale con importanti esperienze anche in ambito internazionale (University of Cam-
bridge, Universidad Católica del Cile, Università della Catalogna, Università di Berkeley, per citare le principali).
Il Master si inserisce in una iniziativa di largo respiro per l’ampliamento dell’offerta formativa e di potenziamento
della ricerca sul clima: è parte infatti del progetto cambiamenti_climatici@polito, coordinato dal Dipartimento di
Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico e finanziato dal Ministero dell’Uni-
versità e della Ricerca con i fondi destinati ai “Dipartimenti di Eccellenza”, all’interno del quale è stato recente-
mente avviato anche un nuovo orientamento della laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente dedicato al
“Climate change”. Grazie a questi fondi è stato anche possibile stanziare dieci borse di studio a completa copertura
del costo di partecipazione e altre dieci a parziale copertura dello stesso.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito della Scuola Master e Formazione Permanente del Politecnico di To-
rino:
https://didattica.polito.it/master/climate_change/2020/introduction
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