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PANGEA Numero 1 Anno 2019
depth [m] a)
depth [m] x [m]
b) Resistività Apparente[Ohm.m] x [m]
depth [m] c) Differenza Normalizzata[-] x [m]
Fig. 6. Confronto della pseudosezione acquisita in sito con il prototipo di land streamer a) con un’acquisizione
geoelettrica tradizionale b) la differenza normalizzata tra le sue misure viene anche visualizzata in c).
Conclusioni e prospettive.
Gli sviluppi dei sistemi di acquisizione dei dati geoelettrici si sono rivolti negli anni recenti verso l'utilizzo di "land
streamer" simili a quelli già comunemente impiegati per l'acquisizione dei dati sismici. L'utilizzo di tali sistemi
permette un notevole risparmio in termini di tempi di indagine soprattutto per indagini molto estese linearmente.
Nonostante ciò alcune peculiarità delle indagini geoelettriche, tra cui la principale è la sensibilità delle indagini ad
un corretto accoppiamento tra i sensori di misura ed il terreno, rendono queste soluzioni tecniche non sempre
completamente affidabili ed in ogni caso limitate dal punto di vista delle potenziali profondità di indagine
raggiungibili. I primi dati acquisiti con il prototipo di streamer geoelettrico sviluppato hanno confermato la bontà
della soluzione tecnica adottata per stabilire un soddisfacente accoppiamento elettrico tra il sensore mobile ed il
terreno. Ciò ha permesso di ottenere misure di resistività equivalenti a quelle ottenibili dall’infissione di elettrodi
nel terreno, con il vantaggio di un ridotto sforzo temporale ed un incremento della profondità di indagine rispetto
ad altre soluzioni tecniche similari. Ulteriori dati con maggiore spaziatura degli elettrodi e maggior copertura sono
necessari per valutar meglio le prestazioni della metodologia proposta come sostituta delle indagini geoelettriche
tradizionali, nei contesti in cui è richiesta una superiore profondità di indagine (entro i 10-15 m da piano campagna)
su considerevoli distanze (e.g. argini fluviali, dighe in terra, ecc).
Ringraziamenti.
Il lavoro sperimentale di questo articolo è stato condotto all’interno del progetto Mon.A.L.I.S.A. (Monitoraggio di Argini fLuviali
mediante Indagini Sismo-elettriche Attive), finanziato da FINPIEMONTE con fondi POR FESR 14/20 “Poli di Innovazione - Agenda
Strategica di Ricerca 2016 - Linea B” (Dom. 313 - 67).
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