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ENERGIA E AMBIENTE






          I SERVIZI DI QUALITY MANAGEMENT A SUPPORTO DEL-

          LA TASSONOMIA EUROPEA



                                           2,*
                          1
          Marta Bottero , Giulio Cavana
           1
             Politecnico di Torino; marta.bottero@polito.it
           2
             Politecnico di Torino. giulio.cavana@polito.it
           *  Corresponding author:

           Abstract: Alla luce del Green Deal europeo e della “Ondata di Ristrutturazioni” ad esso collegata, il settore edili-
           zio torna ad essere messo al centro della strategia europea per il contenimento dei consumi energetici e l’ab-
           battimento delle emissioni di gas climalteranti. Lo sforzo economico che si prospetta per adempiere agli obiettivi
           proposti necessita della compartecipazione del settore privato, motivo che ha spinto la Commissione Europea a
           creare il tool della Tassonomia europea, con cui valutare la sostenibiltà ambientale degli investimenti privati. Nel
           presente articolo vengono presentati alcuni servizi di Quality Management (Monitoraggio Tecnico, Commissio-
           ning, Certificazioni Green Building, Autovalutazioni, Servizi individuali di esperti, Contratti di prestazione energe-
           tica) allo scopo di valutare la loro efficacia a supporto della Tassonomia europea e la loro integrazione nel pro-
           getto QUEST (Quality Management Investments for Energy Efficiency) finanziato dal programma Horizon 2020
           dell'UE.

           Parole chiave: efficienza energetica degli edifici; risparmio energetico; Tassonomia europea; Quality Manage-
           ment Services (QMS), QUEST project

          1. Introduzione
              La Comunità europea ha riaffermato il suo impegno in ambito di contrasto ai cambiamenti climatici attraver-
          so il Green Deal, riconoscendo la crisi climatica come “la sfida decisiva del nostro tempo” (COM, 2020a).
              L’obiettivo di neutralità climatica imposto a livello comunitario, però, si scontra con i dati relativi alle effettive
          possibili percentuali di abbattimento delle emissioni climalteranti prospettate con le attuali politiche in atto, limi-
          tate al 60% in meno nel 2050. Per poter instradare l’Unione verso il perseguimento degli impegni assunti nell’ac-
          cordo di Parigi, il Green Deal ribadisce la necessità di raggiungere livelli di riduzione delle emissioni nell’ordine del
          55% nel 2030, riconoscendo, inoltre, le difficoltà riscontrate in alcuni settori chiave come i trasporti, l’agricoltura e
          l’edilizia a raggiungere i target proposti.
              Alla luce della centralità che il settore edilizio riveste nella vita quotidiana degli europei, che spendono più
          del 90% del loro tempo all’interno degli edifici (Grün & Urlaub, 2014), e tanto più considerando il loro ruolo nella
          situazione pandemica (COM, 2020b), si può riconoscere come l’attenzione della policy a livello europeo su tale
          settore cerchi di rispondere contemporaneamente a molte delle istanze per raggiungere una società giusta, effi-
          ciente e moderna (COM, 2020a).
              Gli obiettivi che vengono posti per il settore edilizio dall’iniziativa “Ondata di ristrutturazioni” (COM, 2020b)
          all’interno del pacchetto di iniziative del Green Deal sono sfidanti: la riduzione delle emissioni degli edifici del
          60%, la riduzione del 14% dell’energia finale, e del 18% il consumo per riscaldamento e raffrescamento. A questi
          si aggiunge il raddoppio del tasso di interventi di ristrutturazione energetica profonda con un aumento degli inve-
          stimenti nel settore di 275 miliardi di euro all'anno. Una delle parole chiave per il raggiungimento di tali obiettivi è
          quello della digitalizzazione (Internet of Things (IoT), intelligenza artificiale, robot e gemelli digitali), con ricadute
          positive sia per l’efficienza delle aziende del settore, che per le abitazioni stesse, in grado di garantire livelli mag-
          giori di comfort, un utilizzo più efficiente delle risorse, una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili.

          2. La Tassonomia europea

              Per raggiungere tale obiettivo risulta necessario mobilitare una quota ingente di finanziamenti dal settore
          privato. A tale scopo, nel 2018 è stato lanciato l’Action Plan for Sustainable Finance (COM, 2018), e cioè un pac-
          chetto di norme per la finanza sostenibile. Questo ha successivamente portato alla definizione della Tassonomia
          europea (COM, 2020c): un tool che permetta ai soggetti investitori di identificare i settori che possono essere con-


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