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PANGEA Numero 8 Anno 2022
loro messa in opera in un’epoca diversa o dall’utilizzo di differenti maestranze e/o tecnologie di lavorazione
adottate nello stesso periodo storico. Anche in questo caso gli studi effettuati possono dare informazioni storiche
relative ai materiali utilizzati, alle usanze, alla tradizione manifatturiera del periodo (Pecchioni, 2008).
Fig. 10. Sito Archeologico di Antinoupolis: colonne Tempio di Ramesse.
1.3. Le malte della Basilica di Santa Reparata a Firenze
Dalla Basilica di Santa Reparata (Figura 11), antica cattedrale di Firenze, sono stati prelevati campioni di malta
di allettamento appartenenti alle antiche murature di fondazione della facciata, sia per una corretta
caratterizzazione dei manufatti, sia per poter giungere ad una valutazione oggettiva delle sequenze temporali di
esecuzione delle murature.
Fig. 11. Antica muratura nella Basilica Santa Reparata.
Dalle analisi svolte, è stato possibile evidenziare che tutti i campioni di malta prelevati dalla Cripta di Santa
Reparata sono costituiti da un aggregato proveniente dai bacini fluviali dall’area fiorentina, con una composizione
mineralogica pressoché identica; è stata infatti rilevata la presenza di quarzo, calcite, feldspati, miche, rocce
silicatiche, carbonatiche, serpentiniti e quarziti oltre a frammenti di malte di reimpiego e cocciopesto. Solo in alcuni
campioni sono presenti frammenti di travertino, marmo e selce. Attraverso l’analisi petrografica al microscopio in
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