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GEOMATERIALI E ANALOGHI SINTETICI
In conseguenza del terremoto del dicembre 2000, è stato realizzato uno studio sulle condizioni statiche
dell’arcata esistente. Nell'ambito di questa indagine sono stati effettuati quattro carotaggi verticali sul pilastro
principale al fine di realizzarne il consolidamento strutturale (Figura 5).
Fig. 5. Carotaggi del Ponte di Augusto a Narni.
Ciò ha permesso di indagare la struttura del pilastro e di scoprire che la malta del nucleo murario è stata messa
in opera con una particolare stratigrafia caratterizzata dalla presenza di quattro tipi di impasti (Figura 6 ):
Fig.6. Stratigrafia delle varie tipologie di malte impiegate nel Ponte di Augusto.
-la malta delle fondazioni n. 4, fino ad un'altezza di 7 m sopra il basamento roccioso che attualmente corrisponde al
livello del suolo, è stata idraulicizzata con abbondanti frammenti di tufo: la presenza di questo materiale rende il
materiale fortemente poroso;
-la malta sovrastante n. 3, da 7 a 17 m è anch'essa idraulica ma con una minor quantità di frammenti di tufo. La sua
caratteristica idraulica è giustificata dalla necessità di offrire una buona resistenza in caso di piene del fiume;
-la malta n. 2, da 17 a 22 m, è completamente diversa e caratterizzata da assenza di tufo, porosità notevolmente
più bassa, elevata coesione. Il suo utilizzo è da riferirsi alla necessità di sopportare le forti tensioni presenti in quella
particolare posizione del molo, direttamente sotto l'arco;
-la malta n. 1, da 17 m fino in cima, con funzione di riempimento della sommità del molo presenta una minore
coesione ed un aspetto terroso.
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