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GEOMATERIALI E ANALOGHI SINTETICI







         LE MALTE UTILIZZATE NEI SITI ARCHEOLOGICI: UNA TE-

         STIMONIANZA DELLA CULTURA MATERIALE


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         Emma Cantisani , Fabio Fratini , Elena Pecchioni      2/1*
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             CNR ISPC Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale. – via Madonna Del Piano, 10 – 50019 Sesto Fiorentino (Firenze).; em-
            ma.cantisani@cnr.i; fabio.fratini@cnr.it
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             Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra – via La Pira, 4 – 50121 Firenze; elena.pecchioni@unifi.it
          *  Corresponding author: elena.pecchioni@unifi.it

          Abstract: Le malte sono materiali artificiali che sono stati ampiamente utilizzati nel corso dei millenni. Le ricer-
          che archeologiche hanno rivelato che il primo legante usato dall’uomo è stato l’argilla che, seppur largamente im-
          piegata, rimaneva non idonea a realizzare costruzioni di maggiore solidità o superfici di supporto per decorazioni o
          dipinti murali. Nel corso dei secoli vennero poi introdotti nuovi leganti cuocendo differenti tipi di rocce. Le malte
          hanno quindi costituito nel corso dei tempi un materiale di largo impiego grazie alle peculiari caratteristiche che
          queste presentavano: una particolare facilità di realizzazione e applicazione, una spiccata economicità. In questo
          lavoro si vuole mettere in luce l’ importanza dello studio delle malte nei siti archeologici al fine di una corretta ca-
          ratterizzazione e ricostruzione del sito, oltre alla possibilità di fornire informazioni nel caso di interventi di recupe-
          ro/restauro.  Infatti  la  corretta  conoscenza  di  questi materiali  consente  di  comprendere  i  fenomeni  di  degrado
          eventualmente presenti e di mettere a punto malte di restauro compatibili. Altresì svelare la natura delle malte
          permette di conoscere la cultura materiale di chi le ha prodotte.

          Parole chiave: malte; siti archeologici; caratterizzazione; cultura materiale.

            1.  Introduzione


            Lo studio delle malte è un settore di ricerca di particolare interesse per l’importanza che questi materiali rive-
         stono sia nel caso di interventi di recupero/restauro di siti archeologici, antiche strutture murarie di edifici di inte-
         resse storico-artistico, ma anche nel caso di interventi sull’architettura moderna/contemporanea realizzata in calce-
         struzzo. In effetti la corretta conoscenza di questi materiali permette di comprendere i fenomeni di degrado even-
         tualmente presenti e mettere a punto malte di restauro compatibili. Inoltre, svelare la loro natura, permette di co-
         noscere la cultura materiale di chi le ha prodotte. Riguardo al settore archeologico, lo studio delle malte è indispen-
         sabile per fornire utili informazioni sull’origine delle materie prime, le tecnologie di realizzazione degli impasti e
         sulla cronologia delle strutture murarie oltre alla datazione relativa e assoluta delle murature; inoltre i dati ottenuti
         possono dare indicazioni sulle condizioni socio economiche esistenti al momento della realizzazione dei cantieri di
         costruzione.


              Al fine di una corretta caratterizzazione è anzitutto importante definire cosa sono le malte, distinguerle in
         base al tipo di funzione, definirne i costituenti e soprattutto sapere quali sono le metodologie di indagine in grado
         di fornire informazioni precise sulla loro composizione. Secondo il Documento UNI 10924 (2001) le malte sono defi-
         nite come una  miscela di leganti inorganici od organici, aggregati prevalentemente fini, acqua ed eventuali aggiun-
         te di additivi organici e/o inorganici (o miscela di solo legante e acqua) in proporzioni tali da conferire all’impasto,
         allo stato fresco un’opportuna lavorabilità e, allo stato indurito, adeguate caratteristiche fisiche (porosità, permea-
         bilità all’acqua ecc.) meccaniche (resistenza, deformabilità, aderenza ecc.), di aspetto, di durabilità ecc..


         Le malte, in base alla natura del legante, si distinguono in:
         ·   malte di calce aerea (con legante calcico o calcico-magnesiaco) che induriscono all’aria;
         ·   malte con legante gessoso, che induriscono con aggiunta di acqua;
         ·   malte idrauliche, che induriscono in acqua o in condizioni di umidità. Tra queste si distinguono le malte idrauli-
            che ottenute aggiungendo ad un legante di calce aerea componenti idraulicizzanti come pozzolana, cocciopesto


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