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VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE
































           Fig.  1. Progetto di rete ciclabile di interesse regionale. Una proposta per il Piemonte (Fonte: Regione Piemonte, 2014).

            Dalla sovrapposizione del layer dei percorsi di mobilità lenta principali e del layer dei castelli è stata individuata
         una prima lista di beni posti a breve distanza dal circuito di collegamento. Si è ipotizzato che una distanza di 5 km
         tra il bene e la ciclovia possa essere funzionale e congrua per il collegamento tramite l’utilizzo di un mezzo ciclabile.
         Effettuata la prima selezione sui beni posizionati nella buffer zone e rispetto al criterio storico funzionale di castrum
         medioevale, si è proceduto a verificare la fattibilità di un loro inserimento all’interno di un circuito tematico.



         3. La mobilità sostenibile come volano turistico di un territorio
             Da diversi decenni, a livello europeo e nazionale si è iniziato a pensare ad una nuova strategia per lo sviluppo
         turistico dei territori tramite la realizzazione di infrastrutture che possano agevolare gli spostamenti di tipo lento.

             Lo sviluppo della slow mobility può rappresentare un volano per l’economia turistica di zone del paese, aree
         interne e borghi che per diverso tempo hanno vissuto una condizione di impoverimento ed emigrazione verso gran-
         di città e aree con PIL maggiore (Istat, 2020).

             Nello sviluppo di questa nuova tipologia di turismo un ruolo centrale viene ricoperto dal cicloturismo, che rap-
         presenta una modalità di fruizione del territorio in maniera slow, sostenibile per l’ambiente e i territori. Per questo
         motivo, tale modalità di sviluppo turistico è certamente da incentivare, in quanto, a fronte di idonei investimenti,
         può portare alla riscoperta di aree più marginali e di un patrimonio di grande rilevanza storica, culturale e paesaggi-
         stica (MIT, 2018).


         4. Studio di fattibilità per una visione strategica

             Lo studio di fattibilità si basa su un approccio di tipo qualitativo: è stata effettuata una prima analisi di tipo
         SWOT per individuare il circuito turistico di maggior interesse, identificato nel percorso EV8-VenTo; successivamen-
         te è stato effettuato uno studio SWOT spazializzato tramite georeferenziazione degli indicatori definiti all’interno
         dell’analisi; in ultimo, è stata svolta un’applicazione, tramite matrice di Wilson, per isolare e mettere in luce le stra-
         tegie più efficaci per lo sviluppo turistico del territorio e dei beni architettonici correlati.






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