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PANGEA Numero 4 Anno 2020




















           Più in generale a livello di un singolo o di una comunità  la resilienza è la capacità di resistere, fronteggiare e
              riorganizzare positivamente la propria vita dopo aver subito un evento negativo. Non si tratta, quindi, di una
           mera resistenza passiva, di una reazione inconsapevole e automatica, bensì di una risposta cosciente, di una

           ricostruzione che si traduce in potenzialità e prospettive di crescita. L’individuo resiliente non è colui che ignora
              o nega le difficoltà, e neanche le minimizza. Al contrario, è colui che riesce ad andare avanti, con una forza rin-
           novata, con una più approfondita e consapevole conoscenza di sé.

              In poche parole, riesce a trasformare l’evento negativo in fonte di apprendimento, inteso come la capacità di
           acquisire competenze utili per migliorare la propria qualità di vita e proseguire nel proprio percorso di crescita

           e realizzazione.

           Vi sono alcune caratteristiche individuali e sociali che rendono più probabile una risposta resiliente. Tra queste,

           un ruolo importante è giocato dall’ottimismo, che non deve essere inteso come tentativo di banalizzare o smi-
           nuire le avversità ma, al contrario, come la capacità a considerare i problemi una componente inevitabile e ine-

           liminabile della vita.

           Il soggetto ottimista, però, a differenza del pessimista, interpreta le difficoltà come transitorie, e non perma-

           nenti; come circoscritte, e non pervasive a tutti gli ambiti di vita; infine, come non unicamente dipendenti dalla

           sua responsabilità, bensì come frutto del concorso di più variabili, alcune delle quali fuori dal suo controllo.
           Un’altra componente da non sottovalutare  è l’umorismo, inteso non come il tentativo di banalizzare o ridicoliz-

           zare gli eventi della vita, bensì come l’attitudine a prendere le dovute distanze da circostanze avverse e mante-
              nere la lucidità necessaria per risolvere i problemi. L’umorismo, inoltre, rappresenta una risposta funzionale
           allo stress, perché ne riduce l’impatto negativo, producendo endorfine .

           Infine  altro fattore protettivo è rappresentato dal supporto sociale, dal momento che la resilienza non è solo
              una capacità individuale, né un tratto personologico immodificabile. La resilienza è un costrutto multidimensio-
           nale che risiede anche nel contesto sociale di appartenenza, nella rete di relazioni intessute prima e dopo l’e-

           vento negativo, nel sostegno pratico ed emotivo di cui ognuno dispone.

           Ebbene le difficoltà che ci stanno affliggendo possono essere un contesto in cui devono essere messe in campo

           tutte le possibili strategie  per incrementare la resilienza del sistema italia.
              E in ambito italiano  certamente non  mancano ottimismo,  attenzione per il supporto sociale e, perchè no, l'u-
           morismo.


           Domenico De Luca














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