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PANGEA Numero 4 Anno 2020
dell’area costituita da un fronte urbano continuo ed edifici contenuti in altezza, aventi, quindi, superfici esterne
verticali e orizzontali non eccessivamente divergenti in estensione.
Oltre ad un’ovvia correlazione tra consumo ed epoca costruttiva, si può notare, quindi, un forte ruolo della
morfologia urbana sulle dispersioni (Figura 1).
La bassa efficienza dei generatori di calore, inoltre, fa aumentare di molto i consumi nella conversione del
vettore energetico.
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Fig. 1. A sinistra: consumi specifici calcolati attraverso SEAS (kWh/m anno). A destra: epoche costruttive secondo la
matrice Tabula.
I risparmi maggiori si sono pertanto ottenuti con l’intervento di isolamento a cappotto e quello di sostituzione
del generatore con Pompa di calore.
Le due misure di intervento sull’involucro opaco (isolamento di pareti verticali o orizzontamenti), in particola-
re, risultano alternatamente più efficaci in base al rapporto di forma dell’edificio singolo.
La sostituzione dei serramenti risulta essere poco efficace nella maggior parte dei casi, contendendosi lo scarso
risultato con la misura di sostituzione del generatore con caldaia a condensazione.
I costi energetici evitati rispecchiano, ovviamente, i risparmi in termini di consumo energetico, così come i costi
di intervento crescono all’aumentare dell’efficacia della misura messa in atto, con l’eccezione della sostituzione dei
serramenti che risulta essere la più dispendiosa rispetto al risparmio specifico realizzato (Tabella 1).
Tab. 1 Costi e risparmi specifici dei diversi interventi di efficientamento energetico.
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Il costo dell’intervento di installazione di PdC è stato ipotizzato come 10 volte superiore alla sostituzione della caldaia, questa
semplificazione si è resa necessaria in quanto tale misura, eseguita indipendentemente, avrebbe generato costi improbabili
dovuti al dimensionamento del generatore.
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