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Corso “La buona relazione tecnica”
Considerando le caratteristiche dell’intervento, una prima analisi permette di stimare [Chi dice que-
sto, noi o il cliente? Chi fa la “prima analisi”? In che cosa consiste? Che cosa vuol dire
“stimare”?] che le emissioni generate dall’intervento potrebbero essere [Potrebbero essere o saran-
no?] unicamente emissioni gassose (inquinanti aeriformi), [Non è l’intervento che genera le emis-
sioni, perché già oggi ci sono delle emissioni.] in quanto non vi sarà alcuna variazione rispetto alla
situazione attuale per quanto riguarda gli scarichi idrici e le emissioni sonore.
Un lettore bravo potrebbe tirare le somme del nostro lavoro anche senza le nostre conclusioni. Questo capitolo costi-
tuisce pertanto una sintesi logica e non una rivelazione religiosa.
Prima di scrivere le conclusioni:
Qual era il punto di partenza?
Che cosa sapevo e che cosa ignoravo?
Che cosa ho fatto per colmare le lacune e arrivare alla conclusione?
Quali risultati ho ottenuto? I risultati rispondono al quesito?
Quali risultati ho ottenuto? Come ci sono arrivato?
Che cosa manca?
Può darsi che non siamo ancora pronti per scrivere la nostra relazione… ci vuole una buona dose di onestà intellet-
tuale per ammetterlo.
Il capitolo “conclusioni” non deve ripetere tutto il contenuto della relazione. Deve riprendere i punti salienti e costruire
il punto d’arrivo di tutto il lavoro.
Stile dell’introduzione: portare il lettore nel contesto, aiutarlo a entrare nell’ottica corretta.
Lo stile dev’essere gentile, chiaro.
Stile delle “attività”: disciplinato, accurato. Il lettore deve acquisire confidenza col lavoro
svolto. Accorciate, riordinate, accorciate, riordinate. Solo alla fine aggiungete laddove la
descrizione vi sembra carente, insufficiente a spiegare quanto fatto. Se vi perdete nei det-
tagli, perdete l’attenzione del lettore.
Stile dei “risultati”: onesto, coerente. Non tralasciamo nulla, non nascondiamo nulla, non
pieghiamo i risultati alle nostre aspettative. Il capitolo deve riportare i dati, senza commen-
tarli. Questa è una delle difficoltà maggiori per chi scrive una relazione tecnica.
Stile delle conclusioni: la forza della persuasione sta nella validità e attendibilità dei dati,
non nel linguaggio che adoperiamo. Lo stile di questo capitolo dev’essere logico: portiamo
il lettore da A a B, da B a C e così via; dal particolare al generale; da un dato puntuale a
un dato statisticamente valido.
Non siamo noi a convincere il lettore: è tutto il lavoro fatto da noi a convincerlo.
Dal punto di vista delle emissioni sonore, poiché non si andranno ad introdurre nuove lavorazioni
né verranno effettuate modifiche alle lavorazioni attuali, si può ritenere [Non c’è bisogno di ritene-
re, è un dato di fatto – sempre che non ci siano davvero modifiche – e i nuovi bruciatori?] che l’in-
tervento non avrà alcun effetto sulle emissioni sonore generate e che i nuovi bruciatori installati in
sostituzione degli attuali [Aumenta il numero di bruciatori o no?] saranno conformi alle normative
vigenti in materia di emissione di potenza sonora. [Com’è adesso la frase dice “si può ritenere che
i nuovi bruciatori saranno conformi” – non ha senso: devono esserlo!]
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