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PANGEA Numero 2 Anno 2020
Tab. 4. Tasso di recupero di materia dei rifiuti da costruzioni e demolizioni, anni 2013 – 2016
2013 2014 2015 2016
75,50% 74,30% 76,10% 76,20%
2. Benefici attesi e attuali criticità
E' piuttosto evidente che il duplice beneficio ambientale derivante dal riciclo di questo rifiuto è enorme: l'Italia
ovviamente non potrebbe sopportare volumi di discarica pari a 40/50 milioni di tonnellate anno, ed inoltre ha a
disposizione imponenti volumi di aggregati che possono sostituire, almeno in parte, i materiali naturali, e risparmia-
re pertanto importanti volumi di cava.
Purtroppo però questi due obiettivi non sono così facilmente raggiungibili e sono messi costantemente a rischio,
come avremo modo di dire in seguito.
L'industria del riciclo dei rifiuti da C&D, a fronte di questi numeri, si è via via sviluppata a partire dall'emanazio-
ne del decreto Ronchi, DM 22 del 05/02/97, e dall'emanazione del decreto sulle modalità di recupero, l'ormai fa-
moso DM 5 febbraio 98.
Gli impianti di riciclo si sono moltiplicati in tutto il paese creando una nuova filiera economica con un suo gros-
so indotto sicuramente molto importanti. Tra l'altro, in molti casi, specialmente negli ultimi anni, sono stati gli stessi
imprenditori estrattivi ad affiancare agli impianti di cava, cioè gli impianti per la lavorazione di materiali naturali,
anche impianti per la produzione di aggregati riciclati. In alcuni casi, come per es. la nuova L.R.23/2016 del Piemon-
te, vengono concesse agevolazioni in termini di fideiussioni o di durata delle autorizzazioni a quegli imprenditori
estrattivi che introducono nei loro siti di cava anche impianti per la produzione di aggregati riciclati:
“ L.R. 23/2016, art. 19:
2.La durata dell'autorizzazione e della concessione di cui al comma 1 può essere incrementata di due anni nei se-
guenti casi:
a)per le cave ….
b)per le cave in cui le imprese esercenti, nell'ambito delle attività connesse all'attività estrattiva, svolgono attività di
recupero di rifiuti inerti, autorizzata ai sensi dell' articolo 208 del d.lgs. 152/200 o in procedura semplificata ai sensi
degli articoli 214 e 216 del medesimo decreto legislativo, da utilizzare in sostituzione di materie prime di cava.
Purtroppo questi imprenditori lottano da anni contro due grosse problematiche che ingessano il settore, e ri-
schiano continuamente di portarlo definitivamente al collasso.
- il primo grosso problema è la mancanza di un adeguato decreto "End of Waste"
- il secondo è la diffidenza e la poca conoscenza dell'aggregato riciclato, tali da portarlo ad utilizzi minimali e ad
enormi accumuli presso gli impianti che lo producono.
Queste sono in sintesi le due reali e concrete grosse difficoltà che rischiano di vanificare gravemente gli obietti-
vi di cui si parlava sopra, e cioè l'obiettivo di risparmiare o annullare volumi di discarica e l'obiettivo di risparmiare
volumi di cava.
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