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IDROGEOLOGIA: VALUTAZIONE E PROTEZIONE DELLE RISORSE IDRICHE


         I ghiacciai delle Alpi, acquedotto d’Europa.

         Fino a quando?



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                          1,
         Giovanni Mortara *, Cristina Viani  ,
          1
             CNR -IRPI Torino; giovanni.mortara@irpi.cnr.it
          2
             Dipartimento di Scienze della Terra; cristina.viani@unito.it
          *  Corresponding author

          Abstract:  I ghiacciai dell’intero pianeta costituiscono un bene ambientale di straordinaria suggestione ed una
          riserva d’acqua dolce di inestimabile rilevanza. Sono altresì dei sensibili termometri naturali e come tali rivelano
          che il riscaldamento globale in atto sta compromettendo seriamente la loro esistenza. Oggigiorno tutti i ghiacciai
          sono in palese sofferenza, in particolare quelli alpini e ancor più quelli italiani, penalizzati anche da un’esposizio-
          ne generalmente sfavorevole. Questo lavoro delinea un quadro sommario del glacialismo attuale in Italia e pro-
          spetta gli scenari evolutivi della criosfera, evidenziando le implicazioni ambientali e l’interferenza con l’attività
          umana.

          Parole chiave: ghiacciaio, risorsa, cambiamento climatico, rischio, Alpi

         1. Introduzione

              Le Alpi, nel loro complesso, sono indubbiamente uno dei più grandiosi monumenti naturali del nostro pianeta.
         Alla loro fama contribuiscono i molti “4000”, la varietà delle forme, i contrasti cromatici, i panorami mozzafiato
         delle Dolomiti o del Cervino, i laghi che a migliaia punteggiano le valli, la straordinaria collana di ghiacciai. Una li-
         sta, ancorché incompleta, degli “eccessi che la natura condensa nel territorio alpino” (Garimoldi, 2007). Un territo-
         rio fragile, di salute oggi cagionevole nonostante l’ossatura rocciosa e la sua corazza di ghiaccio.
              Proprio questa corazza sta denunciando vistosissimi cedimenti: i ghiacciai, più in generale la criosfera, sono
         infatti uno dei componenti della geosfera più vulnerabili al riscaldamento globale che caratterizza l’attuale fran-
         gente climatico. Lo testimoniano le eloquenti fotografie di confronto “ieri-oggi” che compaiono di frequente sui
         mezzi di informazione: la reazione comune è soprattutto di stupore e sorpresa piuttosto che di preoccupazione,
         perché il grande pubblico non ha ancora maturato piena consapevolezza della reale portata di queste drastiche
         trasformazioni (Figura 1).
              In Italia l’importanza dello studio sistematico dei ghiacciai fu auspicata fin dal 1878 da Antonio Stoppani, pa-
         dre della Geologia italiana, e sostenuta soprattutto dal Club Alpino Italiano che, allo scopo, nel 1895 istituì un’ap-
         posita commissione. Commissione che nel 1914 si trasformò nell’autonomo Comitato Glaciologico Italiano, organi-
         smo che tuttora organizza annuali campagne di osservazioni e misure su circa 150 ghiacciai-campione: attività che
         ha portato ad una straordinaria raccolta di dati e di documenti fotografici con pochi uguali nel mondo.































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