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IDROGEOLOGIA: VALUTAZIONE E PROTEZIONE DELLE RISORSE IDRICHE
Fig. 2. Il Refuge de l’Aigle (m 3450) fu costruito nel 1910 su uno sperone roccioso appena emergente dal Ghiacciaio di Tabuchet
(Delfinato): significativo il confronto con la situazione attuale (1939, foto J. Francou; 2015, www.refugedupromontoire.com).
Un caso analogo si riscontra al Rifugio Caduti dell’Adamello alla Lobbia Alta (m 3050): la progressiva perdita di spessore del
ghiacciaio rese instabile il costone roccioso su cui sorge la struttura, tanto da richiedere importanti lavori di consolidamento.
3. Il “lato oscuro” dei ghiacciai
Si dice che i ghiacciai siano vivi perché si muovono e che respirino perché si gonfiano e si sgonfiano nelle fasi di
espansione e di contrazione. Questa dinamicità (ma talora anche la sola presenza passiva) può generare situazioni
di rischio anche molto elevato dovute, ad esempio, a crolli ingenti di ghiaccio, onde di “piena glaciale” (surge), sbar-
ramento di valli, collassi di argini morenici, svuotamento di laghi. Manifestazioni che rivelano il “lato oscuro” di que-
sti gioielli della montagna che meglio sono conosciuti per la valenza paesaggistica, sportiva o di risorsa energetica
(Chiarle e Mortara, 2007). A titolo di esempio si richiamano i rischi legati alla presenza di invasi lacustri davanti o
lateralmente ad un corpo glaciale (laghi proglaciali o di contatto), sulla superficie (laghi epiglaciali), all’interno (laghi
endo/subglaciali, non direttamente visibili ed accessibili e pertanto i più temuti).
La comparsa di laghi è una delle conseguenze più evidenti e rilevanti delle trasformazioni dell’ambiente gla-
ciale in atto dalla fine della PEG. Nelle Alpi Occidentali, per esempio, si sono formati circa 200 laghi che coprono
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un’area complessiva di circa 1,5 km (Viani et al., 2016). In aree densamente popolate come la Alpi, i laghi costitui-
scono, sia opportunità che potenziali fonti di rischio. Opportunità in quanto: 1) possono essere sfruttati come riser-
ve d’acqua dolce e per la produzione di energia idroelettrica (es.: Lago del Sabbione, Val Formazza); 2) rappresenta-
no un’apprezzata attrazione turistica (es.: Lago del Miage in Val Veny) e ovviamente accrescono il valore ambienta-
le e paesaggistico degli ambienti di alta quota. Risvolto assai meno conosciuto è il lago glaciale come fonte di rischio
elevatissimo in caso di svuotamento parziale o totale (rotta glaciale o GLOF, glacial lake outburst flood). Il rilascio
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improvviso di ingenti volumi d’acqua, anche milioni di m , può infatti generare piene travolgenti che possono pro-
pagarsi a valle per decine di chilometri (Figura 3 e Figura 4).
E’ quindi importante non solo conoscere i laghi attuali e la loro storia evolutiva, ma anche prevedere dove
potrebbero formarsene di nuovi. Per la Valle d’Aosta, ad esempio, é stata individuata una cinquantina di conche di
sovraescavazione, attualmente sepolte dal ghiaccio, che potrebbero nel futuro ospitare laghi (Viani et al., 2020).
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