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PANGEA Numero 5 Anno 2021

             Tra le risorse naturali rivestono grande interesse le georisorse che comprendono risorse energetiche, minera-
         rie, idriche, il paesaggio geologico, i geositi e  gli spazi sotterranei.
             Le georisorse hanno sempre rivestito un interesse prevalentemente economico (secondariamente sociale e
         ambientale) e il loro approvvigionamento ha portato e porta tuttora a conflitti e questioni geopolitiche.

         2. Sostenibilità e sviluppo sostenibile: l’Agenda 2030

             Anche il concetto di sostenibilità ha subito un’evoluzione riguardo il suo significato.
             Con l’introduzione, a livello mondiale, del concetto di sostenibilità le risorse naturali e geologiche acquisiscono
         sempre più un interesse sociale ed ambientale. Nel rapporto Brundtland, “Our common future” (WCED, 1987), vie-
         ne definito “sostenibile” lo “sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza
         compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
             In questo rapporto, viene evidenziato che le criticità e i problemi globali dell’ambiente sono dovuti essenzial-
         mente alla grande povertà del sud e ai modelli di produzione e di consumo non sostenibili del nord e questo dise-
         quilibrio necessita di una strategia in grado di integrare le esigenze dello sviluppo economico e sociale e dell’am-
         biente. Questo documento ha dato il via al programma d’azione verso un modello di “sviluppo sostenibile” più
         attento alla qualità della vita e capace di mantenere un equilibrio stabile fra l'uomo e l'ecosistema (Agenda XXI defi-
         nita nel "Summit della terra" a Rio de Janeiro, 1992). Le linee guida formulate da tale rapporto per lo sviluppo so-
         stenibile sono ancora oggi valide.
             Successivamente, nel settembre 2015, è stato definito e sottoscritto da 193 Paesi membri dell’ONU, un pro-
         gramma d’azione per lo sviluppo Sostenibile per le persone, il pianeta e la prosperità: l’Agenda 2030.
             L’Agenda 2030, definisce 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) in un
         grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi da raggiungere entro il 2030 (Figura  1). Gli
         Obiettivi per lo Sviluppo rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo e che
         riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino
         necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità (ONU, 2015).



















              Fig. 1. I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) dell’Agenda 2030. Gli SDGs
              dovranno essere realizzati entro il 2030 a livello globale da tutti i Paesi membri dell’ONU. Ciò significa che ogni
              Paese del pianeta è chiamato a fornire il suo contributo per affrontare in comune queste grandi sfide.

             L’attuazione dell’Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al
         settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dalle università e centri di ricerca agli operatori
         dell’informazione e della cultura.
             Con l’Agenda 2030, viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione
         ambientale ma si afferma il concetto di sviluppo sostenibile che riguarda, in modo interconnesso, l'ambito ambien-
         tale, quello economico e quello sociale. Questa visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo comporta
         per ogni Paese, l’impegno a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile, con lo scopo ultimo di portare il
         mondo lungo un percorso sostenibile, senza più distinzione tra Paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo, an-
         che  se  evidentemente  le  problematiche  possono  essere  diverse  a  seconda  del  livello  di  sviluppo  conseguito
         (Maffiotti et al., 2002).


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