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GEOMATICA
nazionale dell’ASI con il CEOS (Comittee on Earth Observation Satellites) sono stati forniti dati COSMO-
SkyMed ai fini del monitoraggio continuo dei cosiddetti supersites, ossia zone territoriali come ad esem-
pio le isole Hawaii, l’area dell’Etna e del Vesuvio, l’Indonesia, le isole Canarie, la Nuova Zelanda caratteriz-
zate dalla presenza di attività vulcaniche potenzialmente disastrose. Tali dati sono propedeutici alla defini-
zione e all’aggiornamento dei piani di emergenza delle autorità di Protezione Civile. (Lenti et al., 2019).
Fig.3 – Nell’ambito della cooperazione ASI-CEOS, comparazione di due acquisizioni sul Vulcano Kilauea, Hawaii [COSMO-
SkyMed© ASI, processed by e-GEOS S.p.A].
5. Oil-Spill
Il supporto di COSMO-SkyMed si rivela determinante anche per quanto concerne i disastri antropici
come, ad esempio, lo sversamento di idrocarburi in mare. Il caso di seguito riportato rappresenta il più
grave disastro della storia americana.
Il 20 aprile 2010 la piattaforma di perforazione semisommergibile Deepwater Horizon stava realizzan-
do un pozzo nelle acque profonde del golfo del Messico, al largo delle coste della Louisiana (USA). Duran-
te i lavori, si verificò un’esplosione che provocò un’immensa fuoriuscita di idrocarburi dal fondale marino.
A seguito di tale evento, per contenere gli effetti negativi sull’ecosistema e ridurre l’impatto dei danni in
termini economici, è stato fondamentale il contributo di COSMO-SkyMed.
In questi casi, il SAR si rileva estremamente utile per individuare perfettamente le chiazze di petrolio.
Gli idrocarburi, infatti, creano un film perfettamente liscio sulla superficie dell’acqua per cui il segnale vie-
ne retrodiffuso in maniere speculare e, pertanto, l’eco che ritorna all’antenna radar è sostanzialmente
nullo. Nella immagine digitale, elaborata in seguito all’analisi dei dati telerilevati, l’assenza di retrodiffu-
sione (backscattering) si traduce con l’utilizzo di un nero intenso che risalta distintamente sulla scena os-
servata (Cheng et al., 2014).
Inoltre, la costellazione COSMO-SkyMed ha permesso acquisizioni 24h/24h sull’area del golfo del
Messico, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche presenti e con tempi di rivisitazione ridotti.
Ciò si è rivelato fondamentale per elaborare mappe previsionali delle correnti del golfo monitorando, di
conseguenza, l’evoluzione dell’andamento della chiazza di petrolio e permettendo di ottimizzare le ingenti
operazioni di bonifica da idrocarburi.
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