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PANGEA Numero 5 Anno 2021
non consente di fare riprese in presenza di fogliame, la Banda L consente una maggiore penetrazione. [v.
rif. WEB].
Più specificatamente se, per ipotesi, si disponesse di una immagine ottica di un territorio alluvionato
non si riuscirebbe a distinguere la solidità del terreno. Questo avviene soprattutto perché il colore del fan-
go non cambia al variare del suo stato più o meno acquoso. Tuttavia, l’acqua o il fango estremamente ba-
gnato creano una superficie liscia, sicché il segnale radar si riflette in modo sostanzialmente speculare con
una intensità minima di segnale retrodiffuso rilevato dall’antenna radar (cosiddetto eco). Al contrario, le
aree contraddistinte dalla presenza di fango solido si caratterizzano per una conformazione del terreno
abbastanza rugoso e ciò genera una riflessione differente, con un’intensità di ritorno maggiore (Pulvirenti
et al., 2010).
Tali informazioni sono estremamente utili per tracciare gli itinerari per i soccorsi e predisporre le po-
stazioni per i primi aiuti.
Fig.2 - Flood Mapping di Houston (USA) colpita dall’uragano Harvey nel 2017 [COSMO-SkyMed© ASI, processed by e-GEOS
S.p.A.].
4. Eruzioni Vulcaniche
Nell’ambito di un piano di monitoraggio dei vulcani attivi, con l’ausilio delle acquisizioni COSMO-
SkyMed ed utilizzando tecniche interferometriche, è possibile rilevare le deformazioni del suolo. Difatti, i
rigonfiamenti superficiali, dovuti ad accumuli di gas e magma, potrebbero rappresentare fenomeni pre-
cursori di una imminente eruzione.
Combinando opportunamente varie immagini radar acquisite nel corso del tempo, mediante tecni-
che interferometriche, è possibile misurare impercettibili deformazioni del suolo. Le deformazioni telerile-
vate, ed integrate con le informazioni raccolte in situ, contribuiscono ad aggiornare costantemente i siste-
mi di allerta, permettono di realizzare modelli di spostamenti/stabilità del suolo e consentono, altresì, l’e-
laborazione di mappe delle colate laviche e delle ceneri vulcaniche (Sacco et al., 2015).
A partire dal 2011, nell’ambito della Background Mission, ossia la missione che raccoglie dati COSMO-
SkyMed ad alta risoluzione temporale su migliaia di siti considerati rilevanti, sono attualmente monitorati
163 vulcani attivi attraverso acquisizioni regolari (ogni 15 giorni). Inoltre, grazie alla collaborazione inter-
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