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PANGEA Numero 5 Anno 2021
Fig. 4 - Nell’ambito della cooperazione tra l’Università di Miami (Florida) e l’ASI, la mappatura dello sversamento di idrocarburi
a seguito dell’esplosione della Deepwater Horizon (2010). [COSMO- SkyMed© ASI, processed by CSTARS/e-GEOS].
6. Fenomeni Franosi e smottamenti di infrastrutture
Frane e smottamenti rappresentano uno dei pericoli naturali che si verificano con maggior frequenza,
soprattutto nel nostro Paese. Infatti, ogni anno questo tipo di disastri causano ingenti perdite in termini di
vite umane, nonché una serie di danni che comprometto infrastrutture come strade, linee ferroviarie e
centri abitati.
In questo contesto, una mappatura rapida dell’estensione della deformazione del suolo, causata dallo
smottamento, può fornire indicazioni significative per l’intervento delle autorità di Protezione Civile. Le
acquisizioni fornite da COSMO-SkyMed permettono di ottenere mappe ed elaborazioni interferometriche
in grado di rilevare spostamenti e subsidenze del suolo anche di pochi millimetri. Inoltre, la possibilità di
acquisire sia in ascending (quando il satellite passa da sud verso nord) che in descending (viceversa) forni-
sce importanti informazioni soprattutto per l’analisi dei versanti dei rilievi montuosi (Koisci et al., 2018).
Un esempio di applicazione interferometrica utile per rilevare spostamenti, anche in funzione preven-
tiva, si basa sui cosiddetti Permanent Scatterers (PS). Nello specifico, i diffusori permanenti sono bersagli
radar in corrispondenza dei quali è possibile eseguire misure di spostamento con precisione millimetrica. I
PS corrispondono ad elementi antropici già presenti al suolo quali edifici, strade, linee ferroviarie ed ele-
menti metallici, oppure elementi naturali come rocce ed accumuli di detrito. All’interno di una scena tele-
rilevata da strumentazione radar, questi target si distinguono per la caratteristica di possedere un’elevata
stabilità nel tempo della risposta elettromagnetica.
Tali caratteristiche permettono di assumere l’insieme dei PS come una rete naturale di riferimento,
adatta sia per conoscere lo spostamento di un singolo bersaglio a terra (ad esempio un edificio) e sia ai
fini della ricostruzione dell’evoluzione dei fenomeni deformativi superficiali legati a subsidenza, instabilità
di versante, faglie e smottamenti del terreno (Crosetto et al., 2016).
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