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PANGEA Nmero 7 Anno 2021
Fig. 11 Media TDS (Total Dissolved Solids) nelle acque di rete dei capoluoghi italiani. Buona parte delle acque di rete ha un
valore medio di TDS inferiore alla media delle acque in bottiglia (Fonte: The European House Ambrosetti, 2018)
L’acqua in bottiglia è caratterizzata da una particolare e costante composizione chimica, correlata all’ambiente
geologico, a differenza delle acque di rete che sono soggette a forti trattamenti ed aggiunta di varie sostanze per
migliorare la qualità microbiologica (De Vivo et al., 2010).
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In alcune situazioni, nelle acque in bottiglia sono stati rintracciati valori superiori ai limiti per F e NO 2. Mentre
per le acque di rete i parametri che talora hanno superato i valori soglia per la potabilità sono Al, Fe, Na, Cl-, NH 4+,
Pb e As (Dinelli et al., 2012). Nelle acque di rete, gli elementi con maggiore variabilità hanno importanti sorgenti
non-geologiche: Zn, Cd, Pb e Cu sono dovuti alla presenza di anomalie legate all’interazione con le tubazioni metal-
liche, mentre Ti (Skrabal, 1995) e Ga (Reimann & Birke, 2010) sono correlabili alla presenza di colloidi.
Nelle acque in bottiglia gli elementi con maggiore variabilità sono Y, Li, U, I, HCO 3−, Be, Yb, Tm, Zr, Lu, F, e Cs,
variazioni connesse all’interazione con “inusuali” litologie. Al, Cd, Cu, Fe, Ni, Pb, e Zn sono abbondanti nella acque
di rete in relazione a fenomeni di corrosione delle tubazioni infatti sono omogeneamente evidenziati sul territorio
nazionale, quindi non dipendenti da fattori geologici. Le acque in bottiglia sono arricchite in Be, Cs, Sb, Sn e Tl, in
particolare, l’Antimonio (Sb) proviene dai contenitori in PET mentre gli altri derivano dall’interazione acqua-roccia.
Non ci sono differenze fra i due tipi di acque nel contenuto As, Cr, I, Li, Mo, Rb, Sr, Se, U, V.
Il pH ha una variabilità piuttosto ridotta nelle acque di rete mentre la Conducibilità Elettrolitica non mostra
significative variazioni fra acque di rete e acque in bottiglia, mentre mostrano una maggiore omogeneità nella pre-
senza degli ioni maggiori. Sull’Appennino Tosco-Emiliano sia le acqua di rete che le acque in bottiglia hanno un ele-
vato contenuto in Na (Dinelli et al., 2012).
5. Uno sguardo sul Piemonte: confronto Italia-Piemonte
5.1 Acqua in Bottiglia
Uno studio relativo alle caratteristiche delle acque in bottiglia italiane (Ciotoli & Guerra, 2016) ha individuato
434 brand di imbottigliamento di acque, di queste ben 50 (11%) solo nella Regione Piemonte. I numerosi stabili-
menti di produzione di acque in bottiglia evidenziano l’eterogeneità delle caratteristiche delle acque esistenti nel
nostro paese, condizionate da aspetti geologici, geochimici e climatici.
Sulla base delle litologie affioranti, gli stabilimenti italiani sono così suddivisi: rocce sedimentarie (26%) rocce
metamorfiche (21%), flysch (21%), rocce carbonatiche (18%), rocce vulcaniche (12%). Gli stabilimenti piemontesi
sono sparsi lungo l’intero arco alpino, in differenti contesti geologici.
Il Piemonte ospita gli stabilimenti di imbottigliamento di acqua coi valori più bassi di TDS, in particolare 18 sta-
bilimenti con TDS<50 mg/L, 27 con TDS 50-500 mg/L, 1 con TDS 500-1500 mg/L e 4 con TDS>1500 mg/L. Nella re-
gione si riscontrano diverse facies idrochimiche che rispecchiano le eterogeneità litologiche del territorio, mostrate
dalla Figura 12.
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