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50% delle Riserve che diventano il 64% se aggiungiamo un prossimo leader energetico gassoso: il Turkmenistan le
cui riserve sono note soltanto da 10 anni e che attendono di essere collegate da due grandi gasdotti, il primo con la
Cina ed il secondo con l’Europa.
Se aggiungiamo le riserve, soltanto da pochi anni scoperte e non ancora completamente note, del mare egiziano,
israeliano e cipriota il Mar Mediterraneo ha le potenzialità per diventare in futuro uno dei maggiori produttori di
gas naturale del Mondo. Aggiungendo al quartetto suddetto la produzione attuale di gas naturale della Cina,
dell’Australia, della Norvegia e dell’Arabia Saudita si arriva al 64,7% della produzione mondiale (2018) come è indi-
cato nella Tab. 3 (vedi). A conferma della ipotesi di una vita lunga dell’uso del gas naturale sta fra l’altro il rapporto
fra riserve conosciute e produzione annua attuale pari a circa 51.
Tabella 3
Produzione e riserve mondiali di gas naturale
Stato Riserve (R) Produzione (P)
in miliar- % 2008 2018 % su R/P in anni
di di me- mon- mon-
tri cubi/ do do
anno 2018
2018
Russia 38.900 19,8 611 669 17,3 58
Iran 31.900 16,2 124 239 6,2 133
Qatar 24.700 12,5 80 175 4,5 141
USA 11.900 6,0 546 832 21,5 14
Cina 6.100 3,1 81 161 4,2 38
Australia 2.400 1,2 42 130 3,4 18
Norvegia 1.600 0,8 99 121 3,1 13
A r a b i a
5.900 3,0 76 112 2,9 53
Saudita
Turkme-
19.500 9,9 61 61 1,6 317
nistan
SUB TO-
142.900 72,5 1.720 2.500 64,7 57
TALE
MONDO 197.000 100 3.030 3.868 100 51
La Tab. 3 evidenzia la grande anomalia avvenuta in 10 anni (2008 – 2018) circa il comportamento produttivo degli
Stati Uniti, i quali pur possedendo soltanto il 6% delle riserve mondiali di gas naturale, vede la sua produzione pas-
sare da 546 miliardi di metri cubi del 2008 agli 832 miliardi del 2018, scalzando la Russia (fino all’altro ieri la mag-
gior produttrice di gas naturale al mondo) della leadership pluridecennale posseduta, costituendo con la sua attuale
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