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PANGEA Numero 7 Anno 2021
È necessario procedere con azioni propositive e fattive affinché il rifiuto possa davvero diventare una risorsa
(dall’end of waste, ai by-products, alle risorse associate).
Serve un partenariato (anche pubblico-privato) con le aziende che gestiscono il complesso meccanismo del rifiuto
capaci di collaborare ed investire nella ricerca ed in nuove prospettive.
Serve una gestione del rifiuto organico, da costruzione e demolizione (CDW, insieme a terre e rocce da scavo), da
terre da spazzamento, da RAEE, da alluminio, vetro, plastica, etc… tale da efficientare la produzione di biocompost
e biostimolanti, di inerti riciclati, di plastiche riciclate, dei metalli (e talvolta materie prime critiche), dove dall’appli-
cazioni di comportamenti e sistemi imprenditoriali e gestionali virtuosi, possano scaturire prodotti da immettere sul
mercato.
Un primo step, soprattutto a scopo educativo, è quello del green procurement e della predisposizione di capitolati
d’appalto che prevedano l’utilizzo da parte delle Pubbliche Amministrazioni di prodotti riciclati (non più tale qualora
sia applicato il principio dell’end of waste).
Perché non pensare a politiche che coniughino i rifiuti ad azioni di gestione e produzione di energia attraverso le
fonti rinnovabili (biomasse, biogas, idroelettrico, fotovoltaico, eolico) e perché non pensare che questa possa esse-
re, una volta per tutti, una possibilità che preveda anche nuova opportunità di patti di solidarietà ambientali fra il
pubblico ed il privato, opportunità che può vedere la luce anche nelle c.d. Comunità Energetiche.
3. Riflessioni Conclusive
Bisogna cambiare prospettiva e vedere nel rifiuto anche un’opportunità di sviluppo sociale, attraverso la creazione
di nuovi posti di lavoro, che necessitano di personale formato e specializzato adattando, alle nuove esigenze dell’e-
conomia circolare e della competitività del sistema dei servizi, il principio che tramuta il costo in investimento, ver-
so una società sostenibile, che sia capace a sua volta di proteggere l’ambiente e la nostra salute.
Da soli però non andiamo da nessuna parte. Ognuno, in qualsiasi settore ed in qualsiasi veste, deve dare il suo con-
tributo. La vera rivoluzione culturale potrà avvenire solo quando ogni singolo cittadino si sentirà partecipe, parte
attiva, propositore e fruitore allo stesso tempo di un processo virtuoso.
Alla politica la responsabilità di mettere le basi a questo cammino.
Riferimenti bibliografici
APAT, 2008 - Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici, Italy. Criteri metodologici per l'applica-
zione dell'analisi assoluta di rischio ai siti contaminati (Methodologicalcriteria for the application of the analysisab-
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