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NORMATIVA AMBIENTALE

             riempite nei secoli di macerie per formare il piano su cui è stata piantumata la pianta. Lo stato di riempimento
             degli inevitabili vuoti è stato giudicato sufficiente a mantenere la capacità portante del giardino, anche in caso
             di caduta di gravi (rami importanti della pianta da abbattere) utilizzando delle prove di carico statiche con l’au-
             silio di un mini escavatore e prove penetrometriche per stimare la portanza.


               Infine per mantenere la sicurezza la pianta e soprattutto evitare il ribaltamento in corso d’opera, la stessa è
             stata ancorata al suolo collegando il tronco ad una altezza di circa 10 metri a cavi in acciaio ancorati a terra,
             andando a annegare nel terreno vicino, (già oggetto di scavi per verificare la presenza di vuoti) dei contrappesi
             costituiti da tronchi di lunghezza di circa 4 metri e peso di circa 0,5 tonnellate posizionati a circa 1 metro sotto
             il piano di campagna. Il terreno è poi stato costipato con l’utilizzo del mini escavatore munito di dozer.


               A questo punto ottenute tutte le autorizzazioni, sia ambientali che paesaggistiche dal Comune di Saluzzo, si è
             proceduto ad organizzare l’abbattimento.


               L’appalto è stato dato alla ditta MORAGLIO di Boves (CN) che si è dimostrata in grado di avere personale e
             mezzi atti ad un lavoro molto difficile, vista la impossibilità di accedere con mezzi come gru o cestelli al sito e
             alle difficoltà di operare su una pianta a una quota di 26 metri di altezza sul livello del terreno, ma a oltre 30
             metri sul livello delle strade sottostanti.


               Le operazioni sono descritte nella sequenza fotografica, si è partiti dal taglio delle fronde che si estendevano
             sulle case vicine, raggiunte dagli operatori in corda doppia con la metodologia dei tree-clymber, utilizzando per
             la discesa dei rami tagliati, funi e frizioni gestite a terra da altri operatori (Figura 3, Figura 4).



















                    Fig. 3 Taglio delle fronde



             Per prevenire qualsiasi tipo di rischio e per monitorare la stabilità della pianta è stato ancorato alla stessa ad
         una altezza di circa 2 metri un sensore munito di piombo che potesse immediatamente segnalare eventuali movi-
         menti della pianta anche millimetrici.
             Il lavoro di taglio dei rami e delle fronde è durato circa 2 giorni al termine dei quali il tronco si presentava com-
         pletamente spoglio e con una altezza residua di circa 15 metri.
             A questo punto si è iniziato a tagliare il tronco in segmenti di circa 1 metro di lunghezza e a calarli a terra, o con
         le funi o, se possibile, a caduta libera.













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