Page 27 - C:\Users\Utente\AppData\Local\Temp\msoF529.tmp
P. 27
GEOMORFOLOGIA E GEOLOGIA
Pericolosità e rischio geomorfologico in Italia:
concetti e criticità
1
2,
Annalisa Bove , Luciano Masciocco *
1
Geologo, libero professionista; annalisa.bove@geologipiemonte.it
2
Dipartimento di Scienze della Terra – Università di Torino; luciano.masciocco@unito.it
* Corresponding author
Abstract: Col termine pericolosità geomorfologica si intendono le condizioni favorevoli all’innesco di
fenomeni calamitosi sulla superficie terrestre, quali frane e alluvioni. Mentre si può parlare di pericolosità
(che implica la valutazione della probabilità) per le alluvioni, per la stabilità dei versanti è più corretto uti-
lizzare il termine suscettibilità alle frane, in quanto è molto difficile riferirsi a un tempo di ritorno per tali
eventi. Le cause di tali fenomeni sono da ricercarsi soprattutto nelle piogge intense: l’acqua che defluisce
in superficie può dar luogo alle inondazioni, mentre l’acqua che si infiltra può provocare le frane. Se un
bene (come un’abitazione) è esposto in una zona pericolosa, si dice che è a rischio. È intuitivo capire come
sarebbe semplice annullare il rischio geomorfologico. Il rischio R infatti è definito come il prodotto della
pericolosità H per i due parametri del bene esposto: la sua vulnerabilità V e il suo valore E. Basterebbe
non costruire in zone suscettibili da frana né vicino ai corsi d’acqua, annullando così gli ultimi due fattori
del prodotto. Attualmente molti edifici sorgono o in zone suscettibili alle frane o in zone pericolose dal
punto di viste idrologico. In questi casi, lo Stato permette la permanenza degli edifici cercando di mitigare
il rischio attraverso la realizzazione di difese e/o interventi che abbassano la vulnerabilità dei beni esposti,
ma che quasi mai riducono la pericolosità della zona. Il problema è che una volta realizzate le difese, in tali
zone si consente la realizzazione di nuove costruzioni. Poiché il normale cittadino non può avere le compe-
tenze per una valutazione personale della pericolosità geomorfologica, si propone l’inserimento della clas-
se di pericolosità nell’atto di compravendita di una casa. Nel caso in cui agli interventi segua un improvvi-
do abbassamento della classe di pericolosità, si propone l’assicurazione obbligatoria per le abitazioni con-
tro le catastrofi naturali.
Parole chiave: piogge intense; suscettibilità alle frane; alluvioni; pericolosità geomorfologica; rischio
geomorfologico.
1. Introduzione
Lo sviluppo socio-economico e demografico ha portato nel nostro Paese allo sfruttamento e all’occu-
pazione di zone pericolose dal punto di vista geomorfologico. In modo particolare si è costruito nei fondo-
valle e nelle piane alluvionali senza tenere conto della loro tendenza evolutiva, determinando in questo
modo un incremento significativo del rischio idrologico.
L’attuale normativa prevede l’individuazione delle aree a diversa pericolosità geomorfologica a livello
comunale e la realizzazione di cartografie di sintesi da utilizzare nei piani regolatori.
Una buona gestione del territorio potrebbe quindi consentire di prevenire il rischio per la popolazione
non costruendo più in zone pericolose e di mitigarlo approntando difese per le costruzioni già esistenti in
tali zone.
Purtroppo in Italia, oltre al dramma dell’abusivismo, si devono evidenziare delle situazioni che pur
rientrando nella normativa, comportano sostanziali criticità nell’ambito dell’occupazione delle zone perico-
lose.
Nella memoria si introduce il concetto di pericolosità geologica per poi descrivere la pericolosità geo-
morfologica, a partire dalla pericolosità dalle piogge intense, fino alla valutazione della suscettibilità alle
frane sui rilievi e alla valutazione delle pericolosità idrologica negli impluvi; si passa poi a descrivere il rischio
geomorfologico, mettendo in luce le incongruenze della normativa attuale e le criticità da essa poste in es-
sere; nelle conclusioni, infine, vengono suggerite alcune proposte normative.
27