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PANGEA Numero 3 Anno 2020
2. La pericolosità geomorfologica
Per pericolosità geologica H (Hazard), si intende la probabilità P (Probability) che si verifichi un certo evento
geologico calamitoso di una determinata magnitudo M (Magnitude):
H = P · M (1)
In particolare, col termine pericolosità geomorfologica si considerano le condizioni favorevoli all’innesco di
fenomeni calamitosi sulla superficie terrestre, quali frane e alluvioni (Figure 1 e 2); le cause sono da ricercarsi nei
fenomeni atmosferici e in modo particolare nelle piogge intense con la loro pericolosità (probabilità e magnitudo).
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Fig. 1. La frana staccatasi dal Monte Zandila il 28 luglio 1987 in Valtellina (40 milioni di m ): le forti piogge cadute tra il 18
e il 28 luglio furono la causa di inondazioni, frane e colate di fango che provocarono 53 morti, migliaia di sfollati e danni per
circa 4000 miliardi di lire (ovvero circa 2 miliardi di euro).
C’è da puntualizzare che mentre si può parlare di alluvioni in termini probabilistici (pericolosità di alluvione),
per quanto riguarda la stabilità dei versanti è più corretto utilizzare il termine suscettibilità del territorio alle frane
piuttosto che pericolosità da frana, in quanto è molto difficile se non impossibile riferirsi a una probabilità o a un
tempo di ritorno per tali eventi.
2.1 La pericolosità delle piogge
Le piogge intense rappresentano la principale causa di fenomeni pericolosi quali alluvioni e frane. Tutti noi ab-
biamo sovente esperienza diretta di eventi piovosi. All’inizio dell’evento, l’intensità della pioggia (cioè la quantità di
pioggia che cade nell’unità di tempo) è minima e tutto ciò che piove si infiltra nel terreno. Man mano che continua
a piovere, l’intensità della pioggia generalmente aumenta, mentre, a causa dell’inumidimento crescente, il terreno
subisce una netta diminuzione della sua capacità di assorbimento. A un certo punto dall’inizio dell’evento (ponding
time), il terreno non riesce ad assorbire tutta la pioggia, e la pioggia in eccesso o ristagna, se siamo in pianura, o
scorre superficialmente, se ci troviamo lungo un versante (Chow, 1988). La pioggia è così ripartita durante un even-
to in acqua che si infiltra e acqua che defluisce lungo i versanti.
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