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NORMATIVA

         2.4.2 La semplificazione dei procedimenti amministrativi

             L'articolo 264 del citato Decreto Rilancio introduce alcune disposizioni aventi l'obiettivo di accelerare e sempli-
         ficare i procedimenti amministrativi, in particolare quelli aventi ad oggetto l'erogazione di benefici economici, previ-
         sti per fronteggiare l'emergenza COVID-19.
             Alcune misure hanno un'efficacia limitata al 31 dicembre 2020 (comma 1) e riguardano l'ampliamento della
         possibilità per cittadini e imprese di ricorrere alle dichiarazioni sostitutive per comprovare tutti i requisiti oggettivi e
         soggettivi richiesti a corredo delle proprie istanze, anche in deroga alla legislazione vigente in materia; la limitazione
         dei poteri di c.d. autotutela delle PP.AA. attraverso l'annullamento d'ufficio, la revoca e i poteri inibitori in caso di
         SCIA nell’edilizia; l'obbligo di adottare entro trenta giorni il provvedimento conclusivo del procedimento nei casi di
         formazione del silenzio endoprocedimentale tra PP.AA; semplificazioni per gli interventi, anche edilizi, necessari ad
         assicurare l'ottemperanza alle misure di sicurezza prescritte per fare fronte all'emergenza sanitaria.
             Vengono,  inoltre,  introdotte  modifiche  al  Testo  unico  di  documentazione  amministrativa  (d.P.R  n.  445  del
         2000), prevedendo un incremento dei controlli ex post sulle dichiarazioni sostitutive e un inasprimento delle sanzio-
         ni in caso di dichiarazioni mendaci (D’Alessandri, 2020).
             Con ulteriori novelle al Codice dell'amministrazione digitale (D. lgs. n. 82 del 2005 e s.m.i.) la disposizione è
         intervenuta, poi, in materia di fruibilità dei dati delle PP.AA. e di gestione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati:
         temi la cui complessità ed ampiezza non consente di essere trattata in questa sede.
             È, infine, stabilito che nell'ambito di verifiche, ispezioni e controlli sulle attività dei privati, la P.A. “non può ri-
         chiedere la produzione di informazioni, atti o documenti in possesso della stessa o di altra pubblica amministrazio-
         ne”, considerando nulla qualunque sanzione irrogata al privato per omessa esibizione di documenti già in possesso
         delle PP.AA. (Sandulli, 2020).
             Anche tali norme, come già evidenziato per l’art. 91 del D.L. Cura Italia, probabilmente avranno ricadute che
         saranno apprezzabili solo nel prossimo futuro con l’applicazione concreta di tali nuove regole alle varie situazioni.

         3. Conclusioni

             Come accennato nell’introduzione al presente scritto, il sistema degli appalti pubblici può costituire il motore
         della ripresa dell’economia del Paese anche al fine di fronteggiare l’emergenza economico-sociale, che è seguita a
         quella sanitaria, che è sotto gli occhi di tutti. Lo sforzo richiesto alle amministrazioni pubbliche (compresa l’autorità
         governativa) al fine di contribuire alla spinta della ripresa è sicuramente quello di attuare le semplificazioni intro-
         dotte dalla normativa “emergenziale”, che si è cercato di tratteggiare con questo contributo, mirando a una profon-
         da  riorganizzazione  interna  ed  una  maggior  digitalizzazione  delle  procedure,  incrementando  l’utilizzo   delle  gare
         telematiche (anche tramite le note piattaforme e centrali di committenza regionali).
             L’accennato compito non è certo reso facile dalle norme che spesso non sono di immediata attuazione e non
         agevolano il funzionamento delle stazioni appaltanti ma auspichiamo che le autorità, specie nel settore degli appalti
         pubblici, siano in grado di proseguire nella linea di semplificazione normativa dettando regole più adeguate e in
         linea con la disciplina vigente. La prossima approvazione del nuovo regolamento di esecuzione, attuazione e inte-
         grazione  del  codice  dei  contratti  pubblici  (in  sostituzione  dell’ormai  sterile  ed  inconsistente  regolamento  di  cui
         d.P.R. n. 207/2010, adottato sulla base dell’abrogato vecchio codice degli appalti n. 163/2006) si pone in tale pro-
         spettiva. Ma questa, come direbbe Kipling, è un’altra storia che saremo lieti di introdurre con un prossimo contribu-
         to.

         Bibliografia

         D’Alessandri,  F.,  2020,  Gli  effetti  del  D.L.  Rilancio  sui  procedimenti  amministrativi,  Il  quotidiano  Giuridico,
             21.05.2020.
         Di  Marco,  G.,  2020.  L’esonero  da  responsabilità  contrattuale  prevista  dall’art.  91,  comma  1,  del  Cura  Italia,
             10.04.2020, Il quotidiano Giuridico.
         Massi,  M.T.,  2020.  Emergenza  e  Codice  dei  contratti  pubblici:  l'insostenibile  pesantezza  dell'essere,
             www.appaltiecontratti.it 4.5.2020.
         Salmaso, A., 2020, Emergenza sanitaria da COVID-19 e riflessi sulle procedure di gara, LexItalia.it, Rivista di diritto
             pubblico, n. 3/2020, http://www.lexitalia.it/a.
         Sandulli, M.A., 2020. Inasprimento nascosto nel dl 34. Soldi per ripartire? Sì, ma con un comma invisibile lo Stato
             può farseli ridare, in Il dubbio, 22.05.2020.






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