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VALUTAZIONI D’ IMPATTO AMBIENTALE
nali virtuali e riconvertendo – dove possibile - le attività che si sarebbero dovute svolgere in pre-
senza.
Educazione, comunicazione e cultura hanno rappresentato le tematiche più sentite e su cui tutti i
riconoscimenti hanno cercato di dare una risposta. Per fare ciò sono state intraprese diverse stra-
de: sono stati potenziati i canali web già esistenti o ne sono stati creati di nuovi, si è lavorato per
un costante aggiornamento dei social network, sono stati organizzati momenti di condivisione dei
valori del proprio riconoscimento UNESCO secondo modalità virtuali e sono state messe in atto
attività didattiche a distanza a supporto delle scuole.
La digitalizzazione del patrimonio culturale nelle sue diverse forme ha trovato ampio spazio tra le
iniziative messe in atto, consentendo in alcuni casi anche l’acquisizione di nuove competenze e
professionalità all’interno dei diversi enti.
Pur nella complessiva volontà di supportare il territorio e la popolazione durante il grave momen-
to di difficoltà, sono state tante le difficoltà incontrate: mancanza di strumenti tecnologici, difficol-
tà di riconfigurarsi rispetto ai nuovi paradigmi, scarsa comunicazione tra i riconoscimenti UNESCO
piemontesi e mancanza di una strategia univoca per far fronte alla crisi.
Facendo invece riferimento al secondo periodo di indagine, caratterizzato da una maggiore consapevolez-
za delle reali ricadute della pandemia e dell’entità del fenomeno stesso, i risultati ottenuti dalle interviste
fanno riferimento ai seguenti punti:
In generale, l’evoluzione della pandemia in termini di durata ed impatto è stata sottovalutata alla
fine della prima ondata, con la conseguenza che i riconoscimenti UNESCO non si sono preparati
adeguatamente al secondo periodo di emergenza.
Nonostante ciò, da parte di molti degli intervistati, l’emergenza non è stata vissuta solo come un
momento negativo ma anche come occasione di riscoperta di valori, capacità ed idee innovative.
Forte, inoltre, si è dimostrata la consapevolezza dell'importanza del Brand UNESCO anche in ottica
di “ripartenza”, i cui temi chiave dovranno essere sviluppo sostenibile, nuove modalità di fruizione
del territorio, maggior condivisione di competenze e strumenti.
La pandemia è stata un’occasione "obbligata" per fare un passo avanti in termini di nuove tecnolo-
gie, didattica a distanza, gestione di attività in virtuale, smart working: tutti elementi che, da ades-
so in poi, dovranno far parte della gestione quotidiana dei riconoscimenti UNESCO.
Sono moltissime le tematiche e gli ambiti su cui ciascun riconoscimento UNESCO ha dato un con-
tributo durante il 2020, dalla raccolta di fondi, all’organizzazione di seminari e corsi di formazione
online, al lancio di iniziative per superare la solitudine e l’isolamento sociale. Manca però una rac-
colta sistematica di tali dati, che risultano essere presenti solo negli archivi dei singoli riconosci-
menti e quindi di difficile divulgazione.
Emerge chiaramente la necessità di fare rete, di condividere le idee e le esperienze anche al fine di
non disperdere risorse ed energie. In quest’ottica è stata ribadita la necessità di potenziare il tavo-
lo “Distretto UNESCO” ufficialmente istituito dalla Regione Piemonte al fine di coordinare e indiriz-
zare azioni, progetti e risorse, aspetto quanto mai fondamentale e auspicabile per la riorganizza-
zione del settore turistico e culturale a seguito dello sconvolgimento portato dalla pandemia. In tal
senso la realizzazione di una piattaforma web multifunzione, che permetta lo scambio di informa-
zioni, dati ed esperienze potrebbe rappresentare una prospettiva di sviluppo del progetto di ricer-
ca stesso, al fine di rendere maggiormente coeso e operativo il tavolo regionale.
5. Conclusioni
La pandemia ha generato uno sconvolgimento nelle nostre vite e ciascuno, rispetto alle proprie capa-
cità, si è adoperato per dare un contributo positivo al superamento della crisi.
In tale contesto un ruolo fondamentale è rivestito dai riconoscimenti UNESCO che, se da un lato han-
no vissuto conseguenze negative quali ad esempio l’impossibilità di fruire dei territori in essi racchiusi
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