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GEOMATERIALI E ANALOGHI SINTETICI


         TERMOVALORIZZATORI:  UNA  RISORSA  ANCORA  DA

         SFRUTTARE

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                                                                           1
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          Alessandro Pavese , Enrico Destefanis , Caterina Caviglia
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           Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Torino, Via Valperga Caluso 35, 10125-Torino (Italy) e-mail: ales-
            sandro.pavese@unito.i, enrico.destefanis@unito.i, caterina.caviglia@unito.i
          *  Corresponding author

         Abstract: La differenziazione dei rifiuti è la via per consentirne una gestione sostenibile nel tempo. Esiste, comunque, una
         quota di rifiuti non differenziati, che dev’essere trattata in modo alternativo al conferimento in discarica. Il termovalorizzatore
         permette ciò, convertendo in energia termica il potere calorifico dei rifiuti e riducendone il volume. Tuttavia, i processi di ince-
         nerimento portano a due tipologie di scarti: ceneri pesanti (BA) e ceneri leggere (FA). Riuscire a valorizzare questi materiali è
         un passaggio chiave per assicurare sostenibilità del ciclo di termovalorizzazione. BA e FA presentano caratteristiche molto
         differenti, e pertanto vanno gestiti ricorrendo a strategie specifiche, entro i margini della legislazione nazionale ed europea.
         BA e FA devono essere sottoposte a trattamenti che le rendano compatibili all’impiego previsto. Tali trattamenti sono disegna-
         ti seguendo principi di efficacia ed economicità, tenuto conto che i materiali risultanti, non più scarti, sono comunemente de-
         stinati ad impieghi a limitato valor aggiunto, ma richiedenti grandi volumi.


         Parole chiave: Sostenibilità rifiuti ceneri leggere ceneri pesanti trattamenti valorizzazione



         1. Introduzione
             La nostra società si è sviluppata fino a raggiungere l’assetto odierno in un contesto di crescente complessità, dovuta ad
         un grado di sempre più articolata correlazione tra aspetti che condizionano e caratterizzano la vita d’ogni giorno. Ciò è un
         effetto congiunto di: i) progressi scientifico-tecnologici, che hanno reso possibili processi di molteplice natura impensabili fino
         a qualche decennio addietro ii) riconoscimento consolidato del diritto dell’essere umano ad un contesto tutelante in termini
         di qualità della vita, nelle sue varie declinazioni: ambiente, sicurezza sul lavoro, etc iii) presa di coscienza, ormai diffusa, dell’i-
         neludibile necessità di disegnare ed implementare strategie sostenibili per il management di alcune macro-dinamiche funzio-
         nali al sistema società.


         1.1 I rifiuti


             In tale quadro, focalizziamo l’attenzione al problema della gestione dei rifiuti. Tale aspetto è di crescente im-
         portanza, e si configura come una sfida cruciale per la sostenibilità dello sviluppo del sistema paese, nell’abito più
         ampio dei costrutti della “circular economy”. Nel seguito sono ricordati, in termini solo indicativi, alcuni riferimenti
         legislativi e le implicazioni tecniche che essi comportano in relazione alla gestione dei rifiuti.


             I D.Lgs. 152/2006 e 205/2010, con la direttiva europea 2008/98/EC, definiscono “rifiuto” qualsiasi sostanza od
         oggetto di cui il detentore si disfi, oppure abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi.

             La natura e classificazione del rifiuto sono materia complessa, in termini sia di caratterizzazione chimico-fisica
         sia di incidenza sulla scala della pericolosità. Per fare un esempio, Fig. 1 mostra l’articolazione ad elevata intercon-
         nessione applicabile ai rifiuti, quando si voglia descriverli attraverso la nozione di stato della materia.

















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