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ENERGIA E AMBIENTE





         LA SOSTENIBILITA’ A SCALA DISTRETTUALE IN EUROPA



         Federico Dell’Anna


          Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, Politecnico di Torino

          Abstract: Dal 2007, in Europa si è sviluppato un quadro legislativo che si concentra sul potenziale del settore
          delle costruzioni per ridurre gli impatti umani sull'ambiente. Per il 2050, sono stati fissati importanti obiettivi che
          mirano a ridurre le emissioni di gas serra sul clima dell'80-95% rispetto al livello del 1990. La letteratura ha rico-
          nosciuto le città come forze trainanti per promuovere l'efficienza energetica e la sostenibilità in generale. Il salto
          di scala dall'edificio al livello del quartiere e della città consente di ottenere prestazioni migliori migliorando il
          risparmio energetico e le emissioni di gas serra e innescando un'economia che potrebbe ridurre il costo unitario
          dell'investimento. Lavorare sul quartiere permette di proporre soluzioni integrate che coinvolgono diversi settori
          urbani. In effetti, i distretti sono abbastanza compatti e abbastanza grandi da avere un impatto sulla città e sulla
          società e concentrare risorse e infrastrutture per migliorare l'efficienza. L’articolo fornisce una visione generale di
          casi studio realizzati in Europa di distretti sostenibili con l'obiettivo di individuare i principali settori in cui interve-
          nire per raggiungere il target zero-energy su larga scala. Nel dettaglio, l'attenzione si è concentrata sui casi studio
          europei e italiani promossi nell'ambito dei numerosi programmi promossi dalla Commissione Europea.

          Parole chiave: sostenibilità, distretti sostenibili, efficienza energetica, trasporti, ICT.

         1. Il quadro legislativo europeo

             La Commissione Europea (2011) ha pubblicato una roadmap per passare a un'economia competitiva a basse
         emissioni di carbonio nel 2050", in cui viene descritto il modo per raggiungere un futuro a basse emissioni di car-
         bonio. Le sfide maggiori saranno la ristrutturazione degli edifici esistenti poiché in Europa i nuovi edifici coprono
         solo l'1% del totale del patrimonio edilizio e l'espansione di nuove misure e interventi a livello distrettuale e comu-
         nale. Inoltre, dal momento che la percentuale della popolazione mondiale che vive nelle aree urbane aumenterà,
         raggiungendo la percentuale del 70% entro il 2050, il contesto urbano diverrà fondamentale per sviluppare nuovi
         modelli sostenibili (Becchio et al., 2016).
             Nel 2015, più di 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite per identificare obiettivi innega-
         bili per promuovere il benessere umano e proteggere l'ambiente. La comunità ha approvato 17 obiettivi di svilup-
         po sostenibile, che mirano a porre fine alla povertà, combattere la disuguaglianza sociale e promuovere lo sviluppo
         economico entro il 2030 in un’ottica sostenibile. In particolare, l'SDG11 mira a uno sviluppo sostenibile al fine di
         affrontare i cambiamenti climatici. L'obiettivo è rendere le città inclusive, sicure e durevoli da una prospettiva so-
         stenibile. La sfida principale è mantenere i centri urbani come luoghi di lavoro capaci di produrre reddito senza
         danneggiare l'ambiente e il territorio, e preservare le risorse naturali. In questa prospettiva, progettare e compren-
         dere la città è fondamentale per promuovere un contesto urbano sostenibile e resiliente.
             In questa prospettiva, tutti i settori possono contribuire alla riduzione delle emissioni e ogni possibile azione
         deve essere compiuta da ogni parte. Il settore energetico ha il ruolo più influente nel raggiungimento di questo
         obiettivo. In effetti, la sostituzione dell’uso di combustibili fossili con energie rinnovabili, in aggiunta agli investi-
         menti in smart grids, darà una nuova prospettiva nella produzione di energia. Le emissioni provenienti da edifici
         potrebbero essere ridotti del 90% nel 2050, grazie alla riqualificazione energetica degli edifici e la costruzione di
         nuove case efficienti. Inoltre, la sostituzione di energia elettrica e rinnovabile per i combustibili fossili farà la diffe-
         renza. Nel settore industriale le tecnologie utilizzate diventeranno più pulite ed efficienti, mentre in quello dei tra-
         sporti le auto ibride ed elettriche rappresenteranno la nuova era dell'automotive.
             Un altro punto certo è che il passaggio a una società sostenibile non dovrebbe essere considerato dai cittadini
         come un gran numero di nuove regole da seguire. Il comportamento dell'essere umano deve cambiare grazie alla
         consapevolezza e alla volontà di raggiungere una migliore qualità della vita, cercando innanzitutto di ridurre i disa-
         gi legati all’inquinamento atmosferico. Inoltre, vivere in una società sostenibile avrà un impatto positivo sui costi
         dell'assistenza  sanitaria,  ridurrà  la  congestione  del  traffico  e  fornirà  tanti  vantaggi.  Al  di  là  dei  significativi  co-
         benefici legati all'inquinamento atmosferico, all’ambiente e alla salute, nuovi scenari di decarbonizzazione avranno
         positivi effetti a scala europea, portando nuovi investimenti e riducendo la dipendenza dalla fornitura di combusti-



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