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PANGEA Numero 6 Anno 2021
bili fossili da altre aree del mondo (Dell’Anna, 2021). L'Unione Europea e i Paesi membri dovrebbero iniziare a con-
siderare fondamentali queste sfide per ragioni climatiche, economiche e di sicurezza, tenendo conto che ogni azio-
ne di oggi plasmerà l'ambiente nel futuro.
2. La sostenibilità a livello di quartiere
Considerando gli obiettivi imposti dai diversi accordi internazionali e dall'Unione Europea, a causa della situa-
zione critica che l'intero pianeta sta affrontando dal punto di vista ambientale, è necessario sviluppare politiche e
pani per garantire un mondo migliore alle generazioni future. Operare a scala distrettuale è una comoda unità di
scala per valutare e integrare la sostenibilità nei diversi settori urbani. In effetti, i distretti sono abbastanza compatti
e, allo stesso tempo complessi, per avere impatti sia sulle risorse che sulle infrastrutture della città. Inoltre, i di-
stretti sono piccole parti di aree urbane, che hanno tutte le caratteristiche intrinseche di tutto il sistema urbano con
un’alta densità di popolazione e di tipi rappresentativi di edifici e infrastrutture.
Con l'aggiunta di nuove tecnologie sarà possibile avere edifici più efficienti, migliore la gestione dell’acqua e
dei rifiuti, e favorire l’accessibilità. Il passo cruciale sarà quello di migliorare l'efficienza energetica del quartiere par-
tendo dagli edifici, che dovrebbero diventare edifici a energia zero e dovrebbero produrre più energia di quanta ne
consumano. Un altro passo essenziale sarà l'inclusione di nuove tecnologie in distretti intelligenti e sostenibili al
fine di sviluppare nuovi modi per generare e utilizzare l'energia e per controllare e monitorare i cambiamenti e i
miglioramenti nel corso degli anni. L'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) fornirà l'uso
di nuove tecnologie e mezzi di comunicazione per controllare, archiviare, manipolare e trasmettere le informazioni.
3. La strada europea verso il distretto urbano sostenibile a zero emissioni
Per ottenere uno sviluppo sostenibile, dobbiamo migliorare la situazione attuale nel sistema urba-
no. La Commissione Europea (CE) ha promosso lo sviluppo di diversi programmi di ricerca e sviluppo tecnologico in
quest’ottica. Dal 2002 al 2013, l'attenzione si è concentrata sulla ricerca tecnologica (rispettivamente nel 6PQ e nel
7PQ). Dal 2014 al 2020 con il programma FP8 (noto anche come Horizon 2020), l'attenzione è rivolta all'innovazio-
ne, alla crescita economica più rapida e alla fornitura di soluzioni agli utenti finali. Partendo da progetti che fan-
no parte del Smart Cities Information System (SCIS, 2018), è stata effettuata la raccolta di casi reali in Europa su cui
sono state applicate misure per migliorarne la sostenibilità. Questi studi di casi finanziati dalla CE sono stati selezio-
nati e analizzati, estrapolando le varie misure di sostenibilità ad essi applicate.
Sono stati selezionati 16 progetti europei che coinvolgono 47 città in tutta Europa per identificare i settori e le
misure di sostenibilità più spesso applicati alla scala distrettuale (Figura 1). I paesi con più città coinvolte nei diversi
progetti sono Spagna (6 casi pilota), Italia e Svezia (5 città ciascuno) e Austria (4 città).
Fig. 1. Casi di studio esaminati.
In linea con BPIE (2015), i progetti si sono concentrati sullo studio della capacità del parco immobiliare di rag-
giungere gli obiettivi fissati dall'UE per la riduzione del consumo energetico, la riduzione delle emissioni e
la crescita della quota di fonti di energia rinnovabile (FER). Infatti, su 47 progetti, 45 hanno previsto la riqualificazio-
ne del parco edilizio.
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