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ECONOMIA CIRCOLARE E VALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI COME MATERIA PRIMA SECONDA
scuna comunità coinvolta sono di aumentare la percentuale di raccolta differenziata e di ottenere risparmi sui pas-
saggi di raccolta e sui costi di trattamento di tale frazione di rifiuto.
Fig. 10. Compostaggio domestico Fig. 11. Progetto “Chi composta un rifiuto trova un teso-
ro”
3.1 Cos’è il Compostaggio domestico
Il compostaggio domestico è prezioso al tempo stesso per chi lo realizza e per l’ambiente: rende naturalmente
fertile il terreno, riduce i rifiuti e i relativi costi di smaltimento. Per trasformare gli scarti organici di cucina e del
giardino in terriccio, bisogna ottimizzare il processo del tutto naturale del compostaggio favorendo lo sviluppo dei
microrganismi decompositori del compost: è indispensabile alternare i materiali umidi e quelli asciutti, ridurli in
pezzettini più piccoli possibili e rivoltarli frequentemente (Figura 12).
Fig. 12. Ciclo compostaggio domestico
I materiali organici biodegradabili si suddividono in:
umidi (scarti di frutta e verdura, fondi di caffè e filtri di tè, cibo avanzato e/o scaduto, gusci d’uova e ossa,
sfalci d’erba)
secchi (foglie secche, segatura, paglia, rametti, trucioli e cortecce, carta da cucina). Tutto questo rappresen-
ta il cibo di insetti, muffe, lombrichi, funghi e batteri che hanno il compito di decomporre i resti animali e
vegetali e generare questo “concime” naturale di eccellente qualità e senza cattivi odori, che si presenta
come un terriccio soffice e bruno da utilizzare per la fertilizzazione del terreno dei giardini, degli orti e delle
piante da vaso, preferibilmente mescolato con la terra.
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