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PANGEA Numero 6 Anno 2021
3.2 Tecniche di Compostaggio
Il compostaggio domestico può essere effettuato con tecniche diverse ma di uguale efficacia. Ognuna ha le
sue peculiarità e la scelta del metodo da usare dipende da alcuni fattori, quale la grandezza del giardino e la distan-
za dalle abitazioni del luogo in cui si pratica.
La compostiera: è un contenitore di forma generalmente cilindrica, in materiale plastico ben resistente. È
dotata di una apertura superiore, attraverso la quale si inseriscono i materiali da compostare e di uno sportello alla
base, da dove si estrae il compost maturo. È molto importante che questo contenitore sia dotato di fessure per
consentire un’adeguata areazione interna. Le fessure presenti sul coperchio servono anche alla regolazione della
temperatura: andranno chiuse in inverno, per evitare una eccessiva perdita di calore e aperte nelle altre stagioni. È
opportuno che la miscela abbia sempre una buona porosità (bisogna cioè inserire un quantitativo maggiore di ma-
teriale secco rispetto alle altre tecniche) e che sul fondo della compostiera vi siano delle fascine di legno.
Il cumulo: è un sistema semplice ed economico per realizzare il compost. È necessario uno spazio verde
sufficientemente grande: la quantità di scarti deve formare un cumulo di sezione approssimativamente triangolare,
con base di circa 100-150 cm e altezza di 80-100 cm. È necessaria una quantità di scarti adeguata, sviluppata in lun-
ghezza (almeno 2 metri) dove, ad un’estremità si troverà il compost più maturo e all’altra il materiale ancora fresco
e in via di decomposizione. Per iniziare a compostare, dopo aver realizzato alla base del cumulo lo strato drenante,
è necessario sminuzzare gli scarti, in particolare di quelli legnosi. Questa accortezza ha il duplice scopo di accelerare
la biodegradazione e di facilitare la corretta miscelazione dei materiali, favorendo le condizioni di umidità, aereazio-
ne e rapporto carbonio/azoto in ogni parte del cumulo. Se la temperatura è troppo elevata, è sufficiente rivoltare e
arieggiare la massa. Trascorse 2-3 settimane, inizia la fase di maturazione e si rende necessario un rimescolamento
del cumulo, affinché i materiali rimasti in superficie vengano portati all’interno, dove i processi di decomposizione
sono più attivi.
La fossa (tampa): è una soluzione poco ingombrante e ordinata. Il buco deve essere profondo circa 30 cm. È
necessario tritare minutamente i materiali da compostare e disporli fino ad un’altezza massima di 10 cm dal fondo
della buca. Quelli ricchi di carbonio (come carta e foglie secche) devono essere mescolati accuratamente con quelli
ricchi di azoto (come scarti vegetali ed erba fresca tagliata), poiché non è previsto che la catasta sottoterra sia ri-
voltata. Se si aggiungono continuamente scarti nella fossa, è necessario coprirli con un sottile strato di terra. Infine
è consigliabile apporre sulla buca una tavola per impedire a chiunque di inciampare. Quando la buca sarà quasi pie-
na, bisogna riempirla di terra fino a livello con il terreno circostante. Bisogna tenere la fossa del compost umida
perché il materiale sottoterra si decompone lentamente, dato che non ha accesso all’ossigeno come le cataste fuori
terra. Se la zona è tenuta sufficientemente umida, il concime dovrebbe essere pronto in circa un anno. Un vantag-
gio del compostaggio in buca è che non si deve raccogliere il compost e ammendare il terreno, ma il lavoro si fa da
sé, perché gli scarti decomposti opereranno nel terreno naturalmente. L’unica avvertenza è quella di non aggiunge-
re mai prodotti di origine animale: carne, ossa, latticini e grassi che possono inacidire, presentando un rischio per la
salute, ed attirare roditori e altri parassiti indesiderati nel compost.
4. Conclusioni
Il compostaggio è un processo biologico prezioso e indispensabile nell’ottica dell’economia circolare: le sostan-
ze organiche presenti in alcune tipologie di rifiuti possono trasformarsi da scarto a risorsa, restituendo ai terreni
agricoli i composti organici necessari al mantenimento della loro fertilità agronomica. Su scala industriale è fonda-
mentale che se ne occupino aziende capaci di rispettare scrupolosamente le prescrizioni di legge, realizzando un
prodotto dove gli standard qualitativi siano garantiti da processi di lavorazione ottimizzati, attenti monitoraggi e
analisi periodiche. Su scala domestica è importante che ciascun cittadino sia consapevole che praticare il com-
postaggio domestico fa bene al tempo stesso al portafogli e all’ambiente: meno costi di smaltimento, terreno più
ricco di sostanza organica.
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